La causa prosegue affermando che “in nessun momento durante l’impiego del querelante presso [l’ufficio dello sceriffo della contea di Manitowoc] [Colborn] ha fatto da portavoce per il dipartimento. Declinando dozzine di richieste dei media per le interviste, il querelante si è astenuto dal commentare pubblicamente e non si è in alcun modo inserito nella polemica che circonda il caso Avery e nel rilascio di [Making a Murderer]. In quanto tale, non è né un “personaggio pubblico” né un “personaggio pubblico a scopo limitato”, in quanto tali termini sono definiti nella legge sulla diffamazione.”
La prima parte di Making a Murderer è stata pubblicata su Netflix nel 2015. La seconda parte, che ha debuttato lo scorso 19 ottobre, racconta il viaggio senza precedenti di Steven Avery, dallo scagionamento grazie all’esame del DNA alla strenua difesa dell’avvocato Kathleen Zellner, famosa per il ribaltamento delle condanne errate.
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Fonte: Deadline
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