La sfida tra le stelle della cucina di Masterchef continua nel secondo appuntamento con la cucina più amata d’Italia. Sono rimasti in dieci e ora devono dimostrare di essere all’altezza di rimanere nella Masterclass non solo ai due giudici padroni di casa Antonino Cannavacciuolo e Bruno Barbieri, ma anche all’ospite della puntata, Antonia Klugmann, già giudice dell’ultima edizione del talent show e che ora ritorna, per l’occasione, a ricoprire il suo vecchio ruolo. La Klugmann ha lasciato un ottimo ricordo ai fans del programma grazie alla sua disciplina e determinazione e adesso sta già sorridendo mentre osserva i concorrenti in gara alle prese con la Mystery Box che nasconde proprio un pezzo della sua storia culinaria: un cuore di vitello e una rapa bianca. I due ingredienti sono legati al suo percorso di crescita, perché proprio lei non amava né mangiarli né cucinarli, quindi ora vuole mettere alla prova gli aspiranti Masterchef All Stars con i due cibi che devono essere utilizzati come ingredienti principi della loro ricetta. La chef vuole vedere come si muove il cervello alle prese con il cuore.

I nostri cuochi hanno solo quarantacinque minuti per preparare i due ostici alimenti e devono attendere prima di srotolare una misteriosa pergamena che hanno trovato nascosta sotto la scatola. Alida è subito turbata perché non cucina carne da anni, trema all’idea di dovere assaggiare ciò che prepara e precisa che lei i cuori li spezza e basta, e mentre lei si gongola per le sue doti di seduttrice, i suoi compagni partono in quarta a cucinare nonostante parecchie esitazioni. Finalmente arriva il momento di leggere il misterioso biglietto che li invita a prendere il posto del compagno a lato continuando la ricetta che sta preparando. Maradona, essendosi conquistato l’Invention Test precedente, ha i il vantaggio di rimanere dov’è e di continuare a fare ciò che ha in mente. Gli altri cuochi invece cominciano subito a dare segni di nervosismo e a criticare le scelte del compagno che hanno sostituito, ma la prova si basa proprio sull’apertura mentale e quindi non si devono porre limiti. C’è chi ricorre a spezie, cioccolato, pasta fresca , estratti di ciliegia, frutta secca. Maradona, a pochi minuti dal termine, fa cadere inavvertitamente il flan di rapa che ha preparato rischiando di compromettere il risultato della sua ricetta, ma tenta comunque di correre ai ripari. Tuttavia non arriva ai primi posti.

I piatti migliori sono il cuore di vitello con pancetta e rapa al parmigiano di Rubina, quello scottato su vellutata di rapa bianca e zenzero di Almo e la rapa in tre versioni con cuore cotto sottovuoto di Alida che si vanta di avere fatto un piatto bellissimo. La ragazza è brava, ma veramente insopportabile, stavolta aumenta ancora il livello di odiosità dichiarando di sentire energia negativa alle sue spalle perché evidentemente, secondo lei, i suoi compagni la temono. Così con la sua vocina lamentosa, intanto vince la prima prova della serata. Dopo avere fatto il pieno di complimenti da parte dei giudici, va in dispensa a scoprire il suo vantaggio per l’Invention Test. All’esterno dello studio la attende un food truck con a bordo un ospite d’eccezione, Mauro Uliassi, chef stellato che le fa assaggiare tre panini gourmet preparati da lui e adesso tocca proprio a lei scegliere l’ingrediente principale con cui cimentarsi, insieme ai suoi compagni, per la seconda sfida della serata. Indecisa tra alici, porchetta e trippe di baccalà, Alida, dopo avere approfittato dei consigli di chef Uliassi, decide di mettere tutti in difficoltà, torna in classe con il suo cestino e la spesa fatta e, senza destare alcuna sorpresa, sceglie ovviamente la preparazione più complessa, ovvero il panino con le trippe. Lo dice con il suo solito ghigno, perché sa già che molti dei suoi sfidanti possono andare in tilt facilmente.

La gara è insidiosa perché il panino deve essere buono e contenere, oltre all’ingrediente base, almeno altri quattro alimenti che diano sapore, carattere e che lo rendano delizioso. Ma prima di tutto bisogna capire come si cuociono queste trippe e le vediamo così proposte in versione bollita, fritta, in umido e anche sottovuoto. La prova panino è un osso duro per tutti. “Potevi creare un capolavoro”, dice Uliassi ad Alida “Avevi avuto tutte le mie indicazioni”. Almo esagera con un chutney di ananas che non piace affatto ai giudici, Ivan riempie il panino di melanzane, caprino, cipolle ma sbaglia in pieno la scelta del pane. Cannavacciuolo gusta con piacere la preparazione di Maradona con scarola, olive e salsa di melanzane. Il panino più buono è per tutti quello di Michele “il cannibale”, colorato, con ingredienti particolari come friggitelli e cardoncelli che non coprono il gusto di quello principale, i peggiori invece sono la bizzarra accozzaglia di sapori di Maurizio, quello di Almo e anche quello di Danny, che però è l’unico a salvarsi in extremis, mentre i suoi due compagni devono togliersi il grembiule.

La doppia eliminazione lascia tutti perplessi, Almo, che deve lasciare subito la cucina di Masterchef, la prende di buon grado e ringrazia tutti per avergli concesso nuovamente ulteriori spunti di per migliorare, Maurizio invece, con la sua volontà di stupire a tutti i costi, si arrabbia con se stesso, ma ha ancora la possibilità di salvarsi al Pressure Test, senza però potere partecipare insieme ai compagni alla prima prova in esterna. Per lui, già volto noto della tv e con alcuni programmi da protagonista all’attivo, è un vero smacco. Melodrammatico e malato di protagonismo, con gesti stile navigato attore di soap opera, mordendo la stoffa, si auto-incita “Il mio grembiule me lo devo andare a riprendere!”. La sfida continua in Camargue, uno dei posti più belli della Francia.

Michele sceglie la sua brigata per cucinare nelle meravigliose saline che rendono questo luogo magico e noto in tutto il mondo per il fior di sale, l’alimento più prezioso estratto in questa terra. La squadra rossa, con a capo il vincitore della prova precedente deve cercare di conquistarsi la vittoria con un menu di carne: tartare di toro, risotto mantecato al caprino con salsa di acciughe e tagliata di toro al sale. La squadra blu si deve invece misurare con un menu di pesce: ostriche alle due spume con sale, spaghettoni con telline e tapenade e luccio in crosta di sale. Michele forse non conosce la potenza creativa femminile, commenta acida Alida, poiché ha voluto solo uomini nella sua squadra, lasciando l’altra rappresentante femminile del gruppo, Rubina, nella brigata blu con lei. Comincia la sfida, mentre Bruno Barbieri e Antonia Klugmann vanno alla scoperta delle attrattive turistiche della zona proprio come due turisti, Cannavacciuolo rimane a controllare i lavori in corso. Nasce subito qualche screzio tra Alberto che accusa Alida di avergli sporcato il tagliere su cui sta lavorando, ma nonostante ciò la loro squadra è la prima ad uscire con l’antipasto mentre i rossi, con la tartare, rimangono pericolosamente indietro e tra i quattro uomini della squadra regna la più totale confusione. Chef Barbieri perde la pazienza, il gruppo sbaglia addirittura a contare i commensali e serve un piatto in meno.

Dall’altra parte, dopo lo scontro con Alida, Alberto non accetta le continue osservazioni di Danny. La guerra dei campanelli per chi servirà per primo le prossime pietanze è aperta e tra malumori , strategie e liti, regna la disorganizzazione ma si arriva a fine servizio. Alla termine del pranzo i “sauniers” e le loro famiglie, giudici della gara, decretano la vittoria della brigata rossa, quindi ai quattro blu tocca ora la sfida con Maurizio che, più agguerrito che mai, li attende in classe.

Gli sconfitti si scagliano tutti contro Alberto, giudicandolo il peggiore della prova e scaricano su di lui la colpa della disfatta, quindi il loro compagno, per volere dei giudici, va momentaneamente in punizione insieme a Maurizio, mentre gli altri tre si dedicano alla prova salvezza, basata sul puro senso del gusto. I tre concorrenti devono indovinare, ad occhi chiusi, quindici ingredienti diversi, alcuni facili come il tuorlo d’uovo, il sesamo e il gorgonzola, altri decisamente impossibili, come il caviale di lumaca, o gli scampi, scambiati da tutti per gamberi e il concentrato di pomodoro scambiato per salsa. Danny ne azzecca undici su quindici e sale in balconata, mentre vanno al Pressure Test finale Rubina, Alida, Alberto e Maurizio. I quattro devono cucinare con gli ingredienti indovinati dai i loro compagni e quindi avendo a disposizione, oltre agli altri già citati, anche pompelmo, manzo, finocchio, sedano rapa, salicornia, avocado, frutto della passione e pane carasau.

L’arroganza di Alida non ha tregua fino alla fine e col suo piatto da crudista irrita non poco chef Klugmann. Stesso fastidio lo provoca anche Rubina con una tartare ritenuta poco impegnativa e decisamente ruffiana per una cuoca del suo livello. Alberto decide invece di cucinare un filetto che presenta però crudo e tagliato male, i giudici osservano che i piatti denotano tutti una grandissima paura di sbagliare ed è proprio il giovane piemontese, con un imperdonabile errore da principiante, a dovere lasciare per sempre il gioco. Alida si salva ancora, con lei anche Rubina, mentre Maurizio, che presenta un manzo tataki che però non è affatto tale, per avere sbagliato definizione e ricetta, viene definitivamente eliminato. I concorrenti sono stati decimati, Chef Klugmann non perdona, ma ringrazia allegra per l’accoglienza e per il divertimento. Masterchef All Stars è solo per veri campioni. Ce la farà il nostro beniamino Maradona a sbaragliare la temibile concorrenza?