Il 2019 sarà l’anno del debutto della piattaforma streaming Disney+. Si tratta di un passo molto atteso per la compagnia di Burbank, che entrerà nel mercato dei distributori e produttori di contenuti streaming e lo farà portando in dote una serie di proprietà intellettuali molto accattivanti come Marvel e Star Wars. Variety ha condotto un report che fa il punto sul balletto delle cifre e chiarisce meglio la situazione attuale alla Walt Disney Co.

In un’atmosfera che una fonte interna alla compagnia definisce “tesa”, la Disney ha accelerato sotto la spinta di Bob Iger il processo di riadattamento delle strutture e del personale alla luce tanto del lancio della piattaforma quanto dell’assorbimento delle risorse dopo l’acquisizione della Fox. Ciò si è tradotto in forti investimenti nelle infrastrutture tecniche e in un rimpasto della gestione. Tra le figure al vertice spiccano Kevin Mayer, veterano della divisione strategica, ora al vertice della divisione Direct-to-Consumer and International; Ricky Strauss, negli ultimi anni capo della divisione marketing, che si occuperà di contenuti e marketing per Disney+; Agnes Chu, per molti anni alla programmazione della ABC, lavorerà sulla supervisione dei contenuti.

La sfida consiste nel riorganizzare la transizione nel passaggio dal tradizionale mercato di distribuzione di contenuti a quello delle piattaforme streaming “direct-to-consumer”. L’incontro con gli investitori è fissato per il prossimo 11 aprile, e per quella data la compagnia spera di poter mostrare una prima versione del servizio e degli sneak peek su alcuni dei contenuti in lavorazione. Viene sottolineato come, in questa prima fase, i punti critici riguardano le spese sui contenuti, i mancati ricavi dagli accordi sulle licenze e le previsioni sui rientri nei costi. In quest’ultimo caso, l’analista Hal Vogel ritiene che occorreranno anni prima di recuperare gli investimenti e vedere degli utili.

Parlando di cifre, l’esperto analista Steven Cahall della RBC stima una spesa di circa 500 milioni di dollari nei contenuti per il 2019. Tra questi spicca senza dubbio The Mandalorian, prima serie live action di Guerre Stellari e titolo che verrà accostato al lancio della piattaforma. Secondo indiscrezioni, i contenuti in sviluppo sono frutto di proposte giunte dai team creativi legati ai brand più forti (Disney, Marvel, Lucasfilm e Pixar). A questi si aggiungono le unità della Fox, come FX, Fox Searchlight e National Geographic. A questo proposito, nello sviluppo di contenuti l’idea sarebbe quella distanziarsi dalla classica formula da network tradizionale, che ordina prima il pilot e poi le intere stagioni, e di enfatizzare piuttosto il lavoro autonomo nelle singole unità, dalla Marvel alla Pixar.

Quanti ai film originali che arriveranno sulla piattaforma, il messaggio ai team lo scorso anno è stato quello di sviluppare concept che non richiedessero alti budget. La spesa si dovrebbe aggirare tra i 20 e i 60 milioni di dollari.

Fonte: variety

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