SMILF, la serie prodotta per Showtime e creata da Frankie Shaw, si trova nuovamente in difficoltà a causa della richiesta del senatore del Massachusetts Nick Collins di compiere delle indagini indipendenti per scoprire se ci sia qualcosa di vero nelle accuse di “molestie, violazioni dei diritti civili e pratiche di lavoro scorrette”, e di negare il sostegno assicurato dal tax credit fino a quando non si concluderanno i controlli.
La lettera, firmata da vari rappresentanti dello stato, sottolinea:

È importante che i dollari delle nostre tasse vengano usati per creare lavori e opportunità rivolte ai residenti in Massachusetts, non posti di lavoro dove i diritti dei dipendenti sono violati.

I produttori dello show stanno già verificando che il lavoro sul set sia stato compiuto nel modo corretto dopo alcune lamentele legate a come sono state gestite le scene di nudo e le minori opportunità date agli sceneggiatori afroamericani. Shaw ha recentemente commentato quanto accaduto dichiarando che sta imparando e sta diventando sempre più consapevole del lavoro da compiere sul set.

Le accuse rivolte allo show hanno fatto entrare in azione l’organizzazione impegnata per lottare nel campo dei diritti civili chiamata New Democracy Coalition che ha quindi chiesto ai politici di agire per verificare eventuali discriminazioni, anche se il produttore esecutivo Michael London aveva ribadito che gli sceneggiatori sono sempre suddivisi in gruppi più piccoli per diminuire il tempo necessario a dare il via alla produzione, senza alcuna distinzione di tipo razziale.

Showtime non ha ancora rinnovato la serie per una terza stagione.

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Fonte: Deadline