L’ultima stagione di Una serie di sfortunati eventi è arrivata su Netflix per raccontare le disavventure conclusive dei fratelli Baudelaire. Si tratta della stagione che forse ha cambiato di più rispetto ai romanzi originali. Di seguito sono raccolte alcune delle differenze fondamentali rispetto al materiale originale. Attenzione agli spoiler.

  • I freak:  Hugo, Colette e Kevin sono i tre fenomeni da baraccone del Carosello Caligari che si uniscono al Conte Olaf per aiutarlo a compiere le sue nefandezze. Nei romanzi rimangono con lui anche nei romanzi successivi, mentre qui vengono immediatamente tagliati fuori dalla storia, abbandonati, o forse addirittura uccisi.
  • I genitori degli Scout delle nevi: La parte della scivolosa scarpata si conclude con il rapimento di alcuni bambini e l’uccisione dei loro genitori. Tra questi anche quelli di Carmelita. Si tratta comunque di un dettagli macabro che nei romanzi non era presente.
  • Kit Snicket: Il personaggio riceve molte più scene rispetto a quelle dei romanzi, nei quali appare sempre tramite il punto di vista dei Baudelaire. Qui la seguiamo, invece, nelle prime due puntate, intenta a fuggire in modo rocambolesco dalle montagne.
  • La notte all’opera: C’è un flashback chiarificatore nel quale tutti i personaggi principali della serie, compresa Beatrice, appaiono nella fatidica sera all’opera nel corso della quale partì lo scisma. Scopriamo che Kit e Olaf stavano insieme, e guardavano l’opera insieme a Esme Squalor e Lemony. Inoltre viene fatta chiarezza sull’identità del padre di Olaf, che si scopre fosse il capo dei vigili del fuoco.
  • Dewey: Il terzo dei fratelli che gestiscono l’hotel è il padre della figlia di Kit. In realtà si tratta di un dettaglio già presente nei romanzi, ma qui il rapporto è più approfondito.
  • Lemony incontra i Baudelaire: Un’altra teoria confermata. Alla fine del dodicesimo libro, i Baudelaire incontrano un uomo in taxi che offre loro un passaggio. Loro non lo riconoscono, ma si tratta proprio di Lemony Snicket, il narratore della storia che per la prima volta appare all’interno del racconto.
  • Ishmael: Ishmael è il leader del gruppo di persone che vive su un’isola nel tredicesimo libro. Si svela che è il fondatore di VF e il preside della Prufrock Prepatory School, la cui scomparsa viene menzionata brevemente dal vicepreside Nero.
  • Beatrice e Bernard: L’ultimo episodio racconta anche meglio il tempo trascorso dai genitori dei Baudelaire sull’isola, prima che questi tornassero nel mondo nonostante gli avvertimenti di Ishmael.
  • Beatrice II incontra Lemony: Si tratta di un epilogo del tutto inedito, in cui la figlia di Kit, e quindi nipote di Lemony, contatta lo zio per raccontargli cosa è accaduto ai Baudelaire dopo che questi hanno lasciato l’isola. Il collegamento qui è con il materiale Le lettere di Beatrice, che però non fa parte della serie principale.
  • La zuccheriera: Tutti la inseguono, tutti la vogliono, ma cosa c’è nella zuccheriera? Semplicemente, zucchero. Si tratta però di una particolare variante che permette di diventare immuni al fungo velenoso. Un’arma di difesa sviluppata dai V.F. in previsione dello scisma.

Una serie di sfortunati eventi ha venduto oltre 65 milioni di copie e i romanzi sono stati tradotti in ben 43 lingue diverse, oltre ad aver dato vita a vari giochi, videogiochi e album. Nel cast Neil Patrick Harris è il Conte Olaf, Malina Weissman e Louis Hynes sono Violet e Klaus Baudelaire, Patrick Warburton è Lemony Snicket, K. Todd Freeman è il signor Poe.

Tutte le notizie, gli approfondimenti e le recensioni sulla serie sono disponibili nella nostra scheda.

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Fonte: EW

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