San Valentino con Masterchef. Se nel giorno dell’anno dedicato all’amore tante coppie di innamorati avranno trascorso la serata impegnati in romantiche cenette a lume i candela, tutti gli altri appassionati di cucina, come noi, hanno invece deciso di rimandare i festeggiamenti per non perdersi la quinta puntata di Masterchef Italia 8. La prima sfida della serata si apre con una Mistery Box particolare: stavolta i dieci ingredienti non sono misteriosi, ma tutti posizionati in bella vista sul tavolo, mentre sotto la scatolona si nascondono gli utensili da cucina che gli aspiranti chef sono soliti utilizzare per preparare i loro piatti.

I concorrenti sorridono e si immaginano già una prova edulcorata, ma ancora non sanno che non possono utilizzare tutto ciò che hanno davanti a loro. Per ogni attrezzo scelto, devono infatti eliminare un ingrediente, quindi più aggeggi scelgono di tenere, meno alimenti avranno a disposizione per preparare il piatto vincente. Bisogna quindi valutare gli “indispensabili” tra sedano rapa, calamari, controfiletto di cervo, quaglia, frutti di bosco, scamorza, finferli, friselle, olive taggiasche e scarola, rimanendo lucidi per evitare di cadere in errore. Pare tutto chiaro, però la giovane Virginia va subito in confusione e mette nel cestino degli scarti i cibi che invece le servono e non le viene concesso di rimediare al madornale sbaglio, per cui si deve arrangiare con quello che ha.

Dopo avere fatto arrabbiare chef Locatelli per la sua distrazione, riesce a fare infuriare anche chef Cannavacciuolo che la rimprovera malamente per l’utilizzo improprio del calamaro, ingrediente nobile e che la ragazzina vuole usare come insaporitore per poi liberarsene. Alla faccia dello spreco di cibo contro cui il programma fa da sempre propaganda. Durante il passaggio tra le postazioni, altri sfidanti hanno la capacità di fare inalberare i giudici, come ad esempio Alessandro, che confonde la scarola con un altro tipo di insalata e non conosce i tempi di cottura dei finferli. La maggioranza dei cuochi amatoriali punta sulla carne per ideare un piatto gustoso, fatto con criterio e che risulti complesso e invitante. I migliori della prova sono Gerry con un duetto di selvaggina con cervo cotto al sangue e quaglia su salsa di scarola liquida, Guido con cervo scottato e polpettine di tartare, piatto che entusiasma subito chef Locatelli, e Valeria con una quaglia ai frutti di bosco e frisella croccante, ricetta che pare molto simile a quella servita da Alessandro che, a corto di idee, non si è fatto problemi a copiare la sua vicina di banco.

L’aspirante avvocato Guido però ha la meglio su tutti ed ottiene il vantaggio di conoscere in anteprima il tema dell’Invention Test. Pane e cioccolato sono i due alimenti con cui lui e i suoi compagni di avventura devono misurarsi, chi nella preparazione di un piatto salato e chi un quella di uno dolce. Ed è proprio Guido a decidere per sé e per ciascuno degli altri cuochi. Ma il suo vantaggio non termina qui, perché infatti lui ha anche la possibilità di fare la spesa in dispensa nel doppio del tempo rispetto a tutti gli altri. Se anche voi avete difficoltà ad immaginarvi una pasta o una bistecca al cacao, ci pensano subito gli chef a dipanare ogni dubbio spiegando che il cioccolato si sposa molto bene con le carni rosse e può essere sapientemente marinato con rosmarino per un risultato da gourmet.

Qualcuno ascolta le dritte degli esperti, altri invece partono per la tangente e Gilberto, con quel suo sorrisino supponente, discute con Locatelli sulla questione “acidità” del cioccolato, caratteristica che lui non riconosce nell’alimento, contestando così quanto afferma l’illustre chef. Tutto sommato però poi la sua mousse con crumble croccante supererà ampiamente la sufficienza. La combinazione dei due cibi dà invece scarsissime soddisfazioni nel cannolo “inelegante” di Vito, nei tortelli al cioccolato ripieni di piccione di Loretta e nel mappazzone immangiabile di melanzane, cioccolato e ricotta salata di Tiziana, orrendo miscuglio che la condanna inesorabilmente a lasciare per sempre la Masterclass.

Riesce invece a spuntarla ancora una volta Alessandro che nonostante abbia presentato una cialda che è in pratica un assemblaggio di pane e cioccolato, riesce a rimanere saldo al suo posto. Considerato quello che ha dimostrato fino ad ora, ovvero di non essere certamente all’altezza della cucina di Masterchef, ci auguriamo vivamente che venga eliminato al più presto per tornare sotto le grinfie del suocero che, alla luce, dei fatti, forse ha individuato prima di tutti gli altri la vera natura del genero. Rimangono stavolta nell’ombra Salvatore che si è fino ad ora dimostrato brillante, ma che in questa puntata non riesce ad emergere, mentre guadagna sempre più punti l’inossidabile Anna che senza esitazioni prepara ottime tagliatelle al cioccolato, le condisce con una goduriosa salsa al mascarpone, burro e gorgonzola e tutta allegra le serve in una porzione da trattoria dei camionisti.

L’impiattamento non è di certo il suo forte, chef Barbieri le consiglia di prendersi dei libri di cucina e studiare, lei sorride e accetta di buon grado l’osservazione. Virginia piange. Porta al banco d’assaggio delle frittelle di pane e salsa al cioccolato e peperoncino, Bruno Barbieri le dice di mettere la parte l’insicurezza, “Tu non parli, ma piagnucoli”, l’ammonisce, lei cerca di trattenere le lacrime, ma appena arriva al suo posto frigna come al solito. Il giovane Samuele, zitto zitto, con un panpepato su salsa di cioccolato, conquista questa seconda manche aggiudicandosi subito il titolo di capo brigata per la prova che attende tutti in esterna.

La location selezionata per questa ennesima sfida all’aria aperta è il territorio delle Langhe, magnifico luogo ricco di eccellenze gastronomiche conosciute ed apprezzate in tutto il mondo, come il tartufo bianco d’Alba e il vino Barolo. Proprio al castello di Grinzane Cavour, in piena Langa, le due squadre di aspiranti chef devono darsi battaglia a suon di piatti col tartufo e relativo abbinamento enologico e servire due menu di loro invenzione a sessanta persone, tra esperti trifulau e produttori di vino della zona.

Samuele si mette a capo dei blu e decide, insieme ai suoi, di preparare una tartare di fassona con salsa olandese e lamelle di tartufo, la finanziera, tipica ricetta piemontese a base di frattaglie e il bunet, apprezzato e famoso dolce locale a base di cioccolato, amaretti e caramello.

Sull’altro versante troviamo la squadra rossa con a capo Gloria, che non si sente però adatta a guidare la brigata. I due gruppi hanno a disposizione ingredienti tipici del luogo per realizzare in due ore di tempo i loro menù. Possono spaziare tra delizie di varia natura come la salsiccia di Bra, I peperoni di Carmagnola, funghi ovoli, noce di fassona, nocciole, topinambur. Antonino Cannavacciuolo e Joe Bastianich nel frattempo scorrazzano nelle tartufaie, in compagnia di simpaticissimi cagnolini addestrati, alla ricerca del prezioso tubero. Ai fornelli c’è parecchio fermento, Gloria, che pareva avesse un carattere deciso ed autoritario, non riesce a coordinare il suo gruppo. I rossi hanno deciso di servire ravioli del plin con tartufo, preceduti da tartare con crema di castagne e uova di quaglia e seguiti da un bunet con panna, ma i lavori procedono molto lenti. Alla fine la squadra blu straccia la rossa e al Pressure Test la capitana Gloria divide il suo team in bravi e meno bravi.

Tra i buoni tiene Alessandro, Gerry e Virginia e indica come meno capaci Giuseppe, Federico, Valeria e Giovanni. Tra tutti loro c’è l’eliminato della serata, ed in balconata al momento c’è posto per altri quatto concorrenti. Gloria e Valeria si sfidano per salvare il proprio quartetto e adesso l’insidiosa prova consiste nel preparare alla perfezione i tortellini, nello stesso modo accuratamente mostrato da Bruno Barbieri. La bionda concorrente friulana sembra molto più veloce ed esperta dell’avversaria, ma l’occhio del giudice è attento e individua un maggior numero di tortellini perfetti nel vassoio di Valeria anziché in quello di Gloria. I quattro che fino ad un attimo prima erano considerati i peggiori sono salvi e se ne vanno in balconata, mentre i restanti quattro si giocano tutto al Pressure Test finale.

Da sotto le due cloches che hanno davanti compaiono da una parte tutti gli ingredienti necessari per friggere, e dall’altra gli ingredienti che devono essere fritti, come pesci, carne verdura e frutta. Tempura, pastella, panatura e infarinatura, questi i quattro fritti diversi da preparare scegliendo quale tipologia di “rivestimento” abbinare a ciascun alimento. La tempura di Gloria è oleosa, Virginia lascia alcuni alimenti mezzi crudi, ma Alessandro serve delle cervella impanate crude mentre Gerry frigge delle rane senza privarle delle ossa, errore che viene ritenuto imperdonabile e che decreta così la sua eliminazione dal talent show. I Pressure Test, quest’anno, sono terreno scivoloso un po’ per tutti, prima con le uova, la scorsa settimana con le patate ed ora i fritti, possiamo dire che le preparazioni base della cucina italiana mettono in seria difficoltà i selezionatissimi concorrenti come non mai. Tutto sommato la cosa non ci dispiace, perché anche noi, da casa, possiamo finalmente sentirci così un po’ Masterchef.