Apple si prepara ad entrare nel settore in espansione delle piattaforme streaming. Mentre l’azienda annuncia per il 25 marzo un evento che lascia intendere la presentazione del servizio, arriva un’analisi che proietta nel medio termine il raggiungimento di circa cento milioni di utenti.

A fornire l’analisi è Daniel Ives della Wedbush Securities. Secondo l’analista, che sostiene i dati in una nota ai clienti, la Apple avrebbe abbastanza spazio per costruire la propria nicchia rispetto alle non indifferenti forze streaming concorrenti. Addirittura, quello dei cento milioni di utenti entro tre-cinque anni sarebbe un obiettivo realistico per il medio termine. Quanto alle spese sostenute al momento per colmare il gap dei contenuti, sempre secondo Ives, Apple avrebbe già messo sul piatto della bilancia circa un miliardo (cifra destinata a crescere). Le stime sui ricavi tuttavia sono molto alte, una volta che il servizio funzionerà a pieno regime: si parla di ricavi tra i 7 e i 10 miliardi all’anno.

Si tratta di stime ottimistiche che tuttavia passano attraverso l’esigenza, per l’azienda di Cupertino, di costruire strategicamente la propria offerta. La stessa analisi parla della necessità di costruire contenuti in modo organico, un percorso “lento e difficile, che evidenzia il bisogno per Apple di realizzare un più ampio e strategico processo di fusione e acquisizione”. 

Probabilmente ne sapremo di più il prossimo 25 marzo, data in cui la Apple ha fissato un evento segnato dalla tagline: “it’s show time”. Come fatto notare da alcuni, si tratta di uno slogan già adoperato in passato per lanciare la Apple TV.

Il servizio streaming della Apple dovrebbe arrivare negli Stati Uniti in primavera. Al momento sono stati annunciati già numerosi progetti che andranno a formare i primi contenuti originali della piattaforma.

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Fonte: thevergedeadline