Il prossimo 22 marzo arriverà su Netflix la seconda stagione di The OA. È stata un’attesa davvero lunga quella che ha accompagnato gli spettatori della prima stagione dello show fino all’arrivo delle nuove puntate. Ricordiamo che The OA era arrivato sulla piattaforma nel dicembre del 2016. Ecco un riassunto di quel che è accaduto nella prima stagione della serie.

Prairie Johnson (Brit Marling), una ragazza cieca, ritorna a casa sette anni dopo essere scomparsa nel nulla. Ora è in grado di vedere, e la spiegazione della sua assenza è altrettanto sorprendente. Nei giorni successivi al suo arrivo, racconta a cinque ‘persone – Steve (Patrick Gibson), French (Brandon Perea), Buck (Ian Alexander), Jesse (Brendan Meyer) e anche la professoressa Betty Broderick-Allen (Phyllis Smith) – la sua incredibile vicenda. Il racconto parte da lontano. Prairie sarebbe infatti una ragazza russa, il cui vero nome è Nina Azarova, ed è figlia di un potente oligarca. La sua vita cambia nel momento in cui muore in un incidente con il bus provocato dalla mafia. In quello che può essere identificato come l’aldilà, incontra una donna di nome Kathun che la rimanda sulla Terra, ma cieca. La sua vita prosegue con il trasferimento in America, la morte di suo padre, il nuovo nome datole dalla famiglia adottiva.

Il suo racconto, al quale gli altri faticano a credere del tutto, prosegue collegandosi al rapimento. La ragazza racconta infatti di essere stata coinvolta, e quindi rapita, da uno scienziato di nome Hap (Jason Isaacs) deciso a portare avanti un esperimento dai contorni sovrannaturali. L’uomo studia infatti persone che hanno vissuto esperienze di premorte. Per fare ciò ha intrappolato nel proprio laboratorio una serie di soggetti che sarebbero particolarmente ricettivi alle sue pratiche. Si tratta di Homer (Emory Cohen), Scott (Will Brill), Rachel (Sharon Van Etten) e Renata (Paz Vega).

Durante un tentativo di fuga, Prairie viene colpita e torna al cospetto di Khatun. Questa le chiede se desidera tornare indietro, e ad una sua risposta affermativa, le insegna una danza rituale che si compone di una serie di movimenti particolari (cinque in tutto), e che rappresenterebbe un modo nuovo di viaggiare per gli esseri umani. La rivelazione convince Prairie di essere l’angelo originale. Al suo ritorno in gabbia, racconta la sua storia agli altri prigionieri. Prairie e Homer diventano sempre più legati l’una all’altro, e insieme perfezionano la danza che avrebbe poteri curativi e non solo. Grazie a questa riportano in vita Scott, morto durante un esperimento.

Ma la danza si compone di cinque movimenti, e il gruppo continua a lavorare per scoprirli tutti. Le confida che lei è la più dotata e potrebbero fuggire ed aprire una clinica per fare molti soldi sfruttando quelli come lei. Nel corso di uno degli esperimenti, Hap chiede a Prairie di ascoltare dei suoni: tra questi la ragazza ne riconosce uno registrato dalla NASA, che corrisponde al suono di Saturno. Uno sceriffo riesce a localizzarli, ma Hap riesce prima a quietarlo con la promessa di poter guarire sua moglie, malata di SLA, e infine a ucciderlo. Il gruppo apprende infine i cinque movimenti, ma a quel punto Hap non ha più bisogno di Prairie. La scarica sulla strada e la lascia andare. Qui il racconto si ricollega al presente.

Terminato il racconto, i compagni di Prairie accolgono con scetticismo l’intera storia. Alfonso trova dei libri in casa della giovane, e si convince che abbia inventato tutto. Infine, a scuola arriva un uomo deciso a compiere una strage. I cinque amici di Prairie, lì presenti, compiono istintivamente il rituale con i cinque gesti. Il ragazzo spara e colpisce Prairie, nel frattempo accorsa. La ragazza viene condotta via in ambulanza. Li ringrazia, e comprendiamo che, grazie a loro, ha capito come eseguire il viaggio. Nella scena finale, Prairie si risveglia in una stanza illuminata e chiama il nome di Homer.

La seconda stagione di The OA sarà disponibile su Netflix a partire dal 22 marzo.

Ecco il trailer:

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