Nel corso della presentazione a Londra di Good Omens, abbiamo potuto incontrare lo showrunner della serie, Neil Gaiman. Insieme al co-autore del romanzo da cui è tratto lo show erano anche presenti il regista Douglas Mackinnon, che ha diretto tutte le sei puntate, e il produttore Rob Wilkins.

Neil Gaiman nel corso della conferenza stampa di apertura aveva citato Terry Pratchett, l’altro autore del romanzo, a proposito della volontà di realizzare la trasposizione del romanzo. Qui ha invece parlato della difficoltà maggiore riscontrata:

La sfida maggiore è stata convincere tutti che avremmo potuto prendere questo romanzo molto amato, ma molto denso, e che avrei potuto scrivere una sceneggiatura che fosse filmabile. E infine ci hanno permesso di farlo. Ho consegnato lo script alla BBC, e sul momento loro mi hanno detto che non c’erano abbastanza soldi per realizzarlo così. Se mi guardo indietro, quella è stata la grande sfida: riuscire ad arrivare al punto d’inizio. Una volta giunti lì, insieme a Douglas, abbiamo avuto circa quattro mesi di riprese e undici mesi di post-produzione.

Il romanzo originale è del 1989, un tempo abbastanza diverso rispetto a quello che stiamo vivendo adesso, come ha sottolineato Gaiman:

L’abbiamo scritto nel 1989. e per noi era così difficile immaginare l’Armageddon in un momento in cui sembrava la cosa meno probabile. Il muro di Berlino era caduto, era in corso la Glastnost. E adesso, invece, ci sorprende il modo in cui appare così adatto ai nostri tempi, con la Brexit, il muro di Trump, o il cambiamento climatico. Addirittura il Giappone ha ricominciato a cacciare le balene. In qualche modo si tratta di situazioni che abbiamo menzionato nel libro, anche vagamente.

Sono contento quindi che non sia stato fatto all’epoca, quando avremmo potuto, perché è in questo momento che il mondo ha bisogno di un’affermazione sul fatto che la guerra non è una soluzione. Pensateci, ci sono miliardi di stelle e pianeti, e questo è l’unico posto in cui puoi berti una tazza di tè, e mangiare sushi e ascoltare musica. Questo non lo puoi fare da nessun’altra parte. È un mondo che merita di essere salvato. Quindi, ciò che nella storia motiva il nostro angelo e il nostro demone è anche alla base delle motivazioni del nostro show.

Sul processo creativo che lo porta a lavorare di volta in volta con le immagini o con le parole, secondo il mezzo:

Mi sento molto fortunato. Michael Ralph è un incredibile production designer, ha creato la libreria, l’ufficio di Crowley, il giardino dell’Eden. Per me è stato un onore, come scrittore, poter collaborare con questi visionari che lavorano sulle immagini, così come quando lavoravo su Sandman.

Da parte sua, il regista Douglas Mackinnon ha evidenziato il particolare e reciproco rapporto che li ha visti collaborare sulla serie:

Per me lavorare con Neil è stato intanto un modo per capire il processo creativo che muove la sua immaginazione. Gaiman lavorava sulle immagini in termini di inquadrature, più o meno brevi. Sono riuscito dopo un po’ a comprendere il suo linguaggio, così come lui il mio. Ed è diventato qualcosa di complementare. A volte gli dicevo che c’erano delle immagini o delle battute che erano rimaste fuori dal libro, e gli dicevo “no, possiamo farlo”.

A questo proposito, il produttore Rob Wilkins ha rimarcato il livello di dettaglio e attenzione con il quale Mackinnon ha lavorato dal punto di vista visivo sull’adattamento:

Neil era come uno strumento per Douglas sul set. Ogni giorno ognuno si serviva, positivamente, dell’altro, senza sosta. Li guardavo dall’esterno lavorare assieme, un grande regista e uno scrittore geniale, ed era un piacere guardarli.

Gaiman ha ricondotto tutto questo processo alla costruzione della fiducia nei confronti del regista, durante la pre-produzione e poi nel corso delle riprese dello show:

Ci ha richiesto circa due settimane per capire che volevamo entrambi la stessa cosa. Il fatto di sapere cosa volevamo fare.

Tutte le notizie e gli approfondimenti su Good Omens sono disponibili nella nostra scheda.

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Nel cast dei sei episodi della serie ci sono Michael Sheen, David Tennant, Jon Hamm, Jack Whitehall, Michael McKean, Adria Arjona, Nina Sosanya, Ned Dennehy e Ariyon Bakare. Frances McDormand presta invece la voce a Dio, mentre Benedict Cumberbatch è la voce di Satana e Brian Cox doppierà la Morte.

Questa la sinossi ufficiale diffusa da Amazon Prime Video, che distribuirà la serie in Italia:

Secondo il “The Nice and Accurate Prophecies” di Agnes Nutter, la Strega, (il solo libro di profezie al mondo accurato e completo), il mondo finirà un Sabato. Il prossimo Sabato, in realtà. Proprio prima di cena. Così, le armate del Bene e del Male si stanno organizzando, Atlantis sta insorgendo, i temperamenti infiammano. Sembra che tutto stia andando secondo i Piani Divini. Eccetto Aziraphale, un angelo un po’ viziato, e Crowley, un demone dissoluto ai quali non interessa della guerra imminente – entrambi infatti hanno vissuto sulla Terra tra i mortali dall’Inizio dei Tempi e si sono affezionati a quello stile di vita. E qualcuno sembra aver smarrito l’Anticristo.

Co-prodotto da BBC StudiosNarrativia e Blank Corporation, lo show Good Omens (Buona Apocalisse a tutti!) è scritto dallo stesso Gaiman, anche produttore esecutivo e showrunner. La regia è affidata al regista Douglas Mackinnon. Dopo il lancio su Amazon Video la serie andrà in onda sulla BBC nel Regno Unito.

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