Qualunque sia il vostro giudizio sul finale divisivo di Game of Thrones, bisogna dare atto agli showrunner David Benioff e Dan Weiss di essere stati all’altezza della natura spietata dei libri di George R. R. Martin (salvo per quanto riguarda gli Stark, forse?). L’autore aveva promesso un finale agrodolce, e Benioff e Weiss hanno portato questa minaccia avanti di un ulteriore passo.

Mentre il finale è stato relativamente leggero per le morti shock rispetto all’eccidio di protagonisti protrattosi per tutta l’ottava stagione, una teoria lascia intendere che gli scrittori potrebbero aver inserito una rovinosa tragedia persino dopo i titoli di coda di The Iron Throne.

Il prode Verme Grigio (Jacob Anderson) è apparentemente salpato per una vita più felice a Naath assieme agli Immacolati; tuttavia, stando a quanto indicato dai romanzi di Martin, potrebbe aver firmato la propria condanna a morte.

Anche se l’adattamento della HBO ha dovuto tralasciare i dettagli di molte terre lontane descritte nei libri di Martin, i fan ricorderanno comunque Naath come il luogo di nascita di Missandei (Nathalie Emmanuel), la fedele ancella di Daenerys Targaryen (Emilia Clarke), che non ha mai fatto mistero di voler tornare nel suo luogo d’origine prima d’incontrare una tragica fine per ordine di Cersei Lannister (Lena Headey).

Nel secondo episodio della quarta stagione, Verme Grigio chiese a Missandei: “Sono fedele alla mia regina, combatterò per lei finché i suoi nemici non saranno sconfitti, ma quando la guerra sarà finita e lei avrà vinto, vuoi invecchiare in questo posto? C’è nient’altro che vuoi fare, nient’altro che vuoi vedere?” L’ex schiavo ebbe una risposta piuttosto semplice: “Mi piacerebbe vedere di nuovo le spiagge”.

Dato l’amore di Verme Grigio nei confronti di Missandei, è ben comprensibile che volesse onorare la memoria della fidanzata e portare gli Immacolati a proteggere Naath da una vita di schiavitù. Purtroppo, la natura pacifica dei Naathi non è eguagliata dal segreto mortale che l’Isola delle Farfalle conserva.

Secondo quanto detto da Maestro Ebrose nella saga di Martin, c’è una buona ragione per cui la pacifista Naath non è mai stato debitamente conquistata. C’è una terribile piaga conosciuta come “febbre delle farfalle” che attanaglia gli stranieri ma lascia incolumi i Naathi.

Il libro di accompagnamento A World Of Ice And Fire spiega la frase “gli stranieri… non sopravvivono a lungo sull’Isola delle Farfalle”; a partire da uno stato febbrile, i sintomi si trasformano in spasmi dolorosi e danze folli. L’ultima fase vede l’afflitto iniziare a sudare sangue e la pelle staccarsi dalle ossa.

Ovviamente, la febbre delle farfalle di Naath non è passata inosservata ai lettori più attenti:

 

Sarebbe relativamente facile esplorare cosa succederà a Verme Grigio e agli Immacolati dopo la chiusura della serie, ma la HBO ha già respinto più volte l’idea di sequel dopo l’ottava stagione, e sembra quindi che i fan resteranno all’oscuro del potenziale destino di Verme Grigio.

Detto questo, è importante notare come l’adattamento televisivo di Game of Thrones non abbia mai menzionato questo lato oscuro di Naath e non è chiaro se Benioff e Weiss lo abbiano mai tenuto in considerazione. Tuttavia, sembra una prospettiva abbastanza orribile da spingerci a consigliare Verme Grigio di cambiare destinazione.

La serie Game of Thrones si è conclusa con gli episodi dell’ottava stagione, ma potete rimanere aggiornati sul mondo creato da George R.R. Martin grazie ai contenuti pubblicati nella nostra scheda.

Fonte: Digital Spy