Natalia Dyer e Charlie Heaton arrivano a Giffoni Experience 2019 per incontrare i giovani giurati e parlare della loro esperienza lungo le tre stagioni di Stranger Things.

IL RESOCONTO DELL’INCONTRO CON NATALIA DYER E CHARLIE HEATON A GIFFONI:

I vostri personaggi nella terza stagione sono cresciuti moltissimo. Quanta voce in capitolo avete avuto con i registi?
Charlie Heaton: Ogni stagione ci ha visto più forti in fase di sceneggiatura e ascoltati dalla produzione. I Duffer Brothers si sono sempre dimostrati aperti al confronto. I personaggi sono più maturi in questa stagione perché sono cresciuti sia anagraficamente che a livello esistenziale.

Natalia Dyer: Noi ci siamo sempre più appassionati perché i Duffer Brothers ci hanno lasciato partecipare al processo di crescita permettendoci di contribuire alla sceneggiatura.

Il personaggio di Nancy Wheeler ha incontrato due tipi di mostri. Quelli veri di un ambiente sessista e maschilista e quelli finti del mondo Sottosopra. Ce ne puoi parlare?
Natalia Dyer: Per Nancy è molto interessante combattere contro l’ignoto fantastico, una cosa che l’ha resa più forte nelle prime due stagioni. Lei si confronta con mostri immaginari e con mostri realistici. Mi piace questa dualità.

Che futuro immaginate per voi due anche al di là di Stranger Things?
Charlie Heaton: I personaggi  di Stranger Things non dureranno per sempre, è vero. E’ una domanda troppo grande al momento. Abbiamo avuto un enorme successo e non so se domani potrò mai partecipare a qualcosa di altrettanto popolare. Quando abbiamo iniziato non sapevamo dove saremmo potuti arrivare. Io sto lavorando a un biopic per BBC 1 su Joseph Merrick ma non posso dire molto di più perché lo stiamo mettendo in piedi per la BBC in questi giorni. Vogliamo renderlo qualcosa di importante.

Natalia Dyer: Ogni attore non vuole essere ricordato solo per un ruolo. La fortuna e la speranza del nostro mestiere è questa.

Chi erano i vostri modelli da piccoli?
Charlie Heaton: Per me che ho cominciato a recitare tardi intorno ai 18, 19 anni… posso dire che i miei modelli non erano degli attori professionisti bensì mio padre. Era molto attivo e al centro della vita del piccolo centro in cui vivevamo prima che ci trasferissimo a Londra.

Natalia Dyer: Sicuramente mia madre e mia sorella. Mi hanno aiutato a definirmi come donna.

Stranger Things si basa sulla nostalgia su una generazione degli ’80 collegata al grande cinema del passato ma ha avuto un grande successo su Netflix, piattaforma che si dedica alla fruizione del prodotto audiovisivo al computer o in televisione. Non è una contraddizione?
Natalia Dyer: Il cinema è una grande esperienza che l’intrattenimento casalingo non potrà mai raggiungere. E’ un contrasto ma ci sono tanti pro e contro che è difficile dire cosa sia meglio. Netflix non può sostituire il cinema. E’ interessante il fatto che Stranger Things esalti un’epoca in cui non c’era la connessione tecnologica di oggi.

Charlie Heaton: Stranger Things 3 è la stagione più cinematografica. Nel senso che la qualità del prodotto televisivo sta aumentando così tanto che puoi vedere crescere personaggi in 8-10 ore di racconto stagionale che a tutti gli effetti sembra un grande film. Non credo che il cinema stia morendo per via del successo di queste serie tv. Non necessariamente i due mondi devono essere in contrasto.

Come può crescere la vostra storia d’amore nella serie?
Natalia Dyer: Nancy e Jonathan sono cresciuti sia insieme che individualmente. Li vediamo nella terza stagione in contatto ma senza che ci siano i mostri di mezzo e questo permette che nel loro rapporto subentrino le paure e la crescita personale di due ragazzi. Spero che i due personaggi possano espandersi sempre di più. Sono maturati molto nella loro relazione.

Natalia tu sei esplosa con Stranger Things. Che tipo di battaglie vorrai combattere nel futuro?
Natalia Dyer: E’ una risposta che va oltre Hollywood e l’industria dell’intrattenimento. E’ un discorso a tutto campo a livello mondiale. La mia opinione è che la soluzione è sempre e comunque il dialogo. Credo che avere sempre più registe donne e storie di donne per le donne possa migliorare sempre di più la questione. Se c’è un potere che il cinema e la tv hanno è affrontare i problemi e discuterli.

Quali personaggi degli anni ’80 inserireste dentro Stranger Things?
Charlie: Heaton: Ottima domanda. Nella seconda serie è entrato qualcuno dai Goonies se ci pensi. Sarebbe bello avere un Mogwai dei Gremlins ma senza farlo trasformare in un mostro.

Più avanti vi proporremo il nostro scambio di battute esclusivo da Giffoni con Natalia Dyer e Charlie Heaton.