Dopo aver presentato il full trailer al Comic-Con di San Diego, la HBO ha tenuto ai TCA un incontro stampa su Queste Oscure Materie, la serie tratta dai libri di Philip Pullman la cui prima stagione arriverà in autunno (ed è già stato rinnovato per una seconda stagione).

All’incontro hanno partecipato il produttore e sceneggiatore Jack Thorne, la produttrice esecutiva Jane Tranter, e i protagonisti Dafne Keen, Ruth Wilson, Lin-Manuel Miranda e James McAvoy (quest’ultimo via satellite).

Durante il panel è stato chiesto a Thorne chi doppierà Iorek Byrnison, l’orso polare amatissimo dai fan. Il produttore non ha fatto nomi, ma ha svelato che l’attore in questione era sul set e “doppiava” il pupazzo con cui gli altri protagonisti interagivano: “Riusciva a cambiare la propria voce da persona normale a orso in un secondo!” ha commentato la giovane Keen.

Il passaggio più importante del panel è stato senza dubbio quello in cui Thorne ha parlato di come ha adattato i tre romanzi di Philip Pullman noti nel loro insieme come Queste Oscure Materie. Lo sceneggiatore ha spiegato che ogni stagione coprirà un romanzo, quindi la prima stagione sarà La Bussola D’Oro, anche se per alcune cose sono stati presi come riferimento anche i due romanzi successivi, ovvero La Lama Sottile e Il Cannocchiale d’Ambra:

In questa stagione ho “rubato” degli elementi da tutti i libri. Ho preso spunto da tutta la trilogia per trovare una maniera di celebrarla nel migliore dei modi, e in alcune occasioni ciò ha comportato anticipare alcune cose.

La Keen ha parlato di quanto la storia di Queste Oscure Materie sia attuale:

Sento che è una serie di cui c’è grande bisogno. Non capita spesso che una giovane donna sia protagonista di una serie come questa. Non vi sono molti casi, è un privilegio interpretare qualcuno di così forte, una vera eroina.

Thorne ha aggiunto, in maniera un po’ polemica:

La cosa che penso sia più bella, e che cerco di tenere sempre a mente, è che in un film Marvel questa sarebbe stata la storia di Lord Asriel. Ma l’autore Philip Pullman non fa queste cose, sceglie di passare da Lyra. È costantemente interessata a fare la cosa giusta, la cosa buona. È una cosa che abbiamo cercato di tenere a mente tutto il tempo.

Il film della New Line Cinema uscito più dieci anni fa, La Bussola D’Oro, fu un disastro non tanto per il flop commerciale quanto per i tagli dovuti alle minacce di boicottaggio delle organizzazioni cristiane americane, che giudicavano il romanzo originale “antireligioso”. Con la serie questo non potrà accadere, come ha spiegato la produttrice Tranter:

Non ci preoccupa questa cosa, perché abbiamo molto più tempo per adattare la storia. In un film sei costretto a tagliare, noi abbiamo otto episodi per libro, quindi possiamo far risuonare tutti i concetti che ha proposto Pullman nei libri. I libri non c’entrano con le controversie religiose: parlano di oppressione, di falsificazione dell’informazione.

Oggi non c’è un’organizzazione paragonabile al Magisterium. All’epoca, si poteva pensare alla carta sapata, oppure alla Guerra Fredda, come punti di riferimento per Pullman. Il tema è la verità che viene a galla sotto gli occhi della popolazione. Non è un attacco diretto alla religione. Anzi, sono libri pieni di fede. Il Magisterium è più una sorta di Grande Fratello di 1984.

Comunque sia, la trilogia non sarà semplice da adattare, soprattutto quando a partire dal secondo libro andrà a parare con dimensioni parallele. Thorne ha parlato della difficoltà di tradurre tutto questo in una serie per il grande pubblico:

Abbiamo scritto moltissime bozze di sceneggiatura per trovare un modo di raccontare la storia nella maniera più elegante possibile. La scrittura densa di Pullman è una benedizione come una maledizione. È una sfida, eppure è anche una serie bellissima da scrivere. C’è una bambina protagonista, ci sono animali parlanti… moltissima fantasia e divertimento. Non c’è nulla di più gradevole della cattiveria di Mrs. Coulter. È un fantasy che racconta altro. Come adattatori, abbiamo preso tutti questi elementi e li abbiamo messi insieme, trovando il tessuto connettivo.

La Tranter ha aggiunto:

E passando da una stagione all’altra, avremo dei bambini che diventeranno adolescenti. C’è un tema molto importante che è quello di una bambina che attraversa la pubertà, e volevamo dare il ritmo giusto a questa cosa. Penso che sia la quintessenza di una produzione HBO/BBC. Sono libri amatissimi, ci sembrava perfetto avere come partner una tv broadcast inglese. Inoltre, ci sembrava una serie decisamente HBO. È un’accoppiata naturale.

Inoltre, ha confermato che la serie inizierà nel mondo di Lyra Belacqua come i libri:

Abbiamo deciso di dare un’identità ai vari mondi attraverso il design. Abbiamo preso delle decisioni, per esempio il mondo di Lyra non è industrializzato e il Magisterium ha soppresso tutta la conoscenza. Una delle cose più belle del fantasy è che ti permette di guardare al nostro mondo attraverso la sua lente.

QUESTE OSCURE MATERIE: I DETTAGLI DELLA SERIE TRATTA DAI LIBRI DI PULLMAN:

La trilogia segue le vicende dell’orfana Lyra Belacqua, che si ritrova alle prese con piani oscuri e malvagi dopo la scomparsa del suo amico Roger. Durante il suo tentativo di ritrovarlo, formerà un’alleanza e amicizia con Will, un ragazzino in grado di creare dei “tagli” tra mondi in diverse dimensioni. Insieme i due scopriranno una profezia relativa al loro destino e si ritroveranno a dover combattere in una guerra tra mondi paralleli.

Composta da otto puntate, la prima stagione della serie sarà diretta dal regista premio Oscar Tom Hooper e scritta da Jack Thorne. Alla regia anche Dawn Shadforth, Otto Bathhurst, Euros Lyn e Jamie Childs.

Nel cast Dafne Keen, Ruth Wilson, James McAvoy, Clarke Peters, Lin-Manuel Miranda.

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Fonte: SYFY