Non proseguite con la lettura se non avete visto l’episodio: la notizia contiene importanti spoiler!
Nella puntata il Comandante George Winslow viene infatti ucciso da June (Elisabeth Moss) prima che l’uomo riesca a violentarla a Jezebel e le Marta che lavorano nella struttura coprono l’omicidio bruciando il cadavere e pulendo con grande attenzione la scena del crimine.
Christopher Meloni, commentando il destino del suo personaggio in The Handmaid’s Tale ha spiegato che non conosceva cosa sarebbe accaduto a Winslow:
Ti danno solo delle informazioni generali: ‘è un comandante di Washington, D.C., un uomo davvero potente’. Ho pensato che avrebbe avuto maggiormente a che fare con i Waterford e la loro scalata al potere, quindi è stato davvero soddisfacente vedere come la sua storia si è intrecciata con quella di June, anche se non mi ha aiutato a continuare il mio percorso nello show.
Christopher ha svelato di aver scoperto quanto sarebbe accaduto durante le riprese dell’episodio precedente perché gli altri interpreti gli hanno chiesto se aveva letto lo script:
Sono una guest star, quindi non ricevo i copioni velocemente come le presenze regolari. Ho risposto ‘No, era buono?’. E mi rispondevano: ‘O mio dio, è davvero fantastico ed è stato bello averti nello show’.
L’attore ha poi raccontato che per lui il Comandante rappresentava il cuore di Gilead e pensa sia stato davvero soddisfacente che il tentativo di stupro sia terminato nella violenza:
Ho apprezzato che le sue ultime parole fossero ‘i miei figli’. Ho pensato che fosse significativo. Ho amato affrontare tutto il lavoro per preparare le scene d’azione e capirne la ‘danza’. E poi credo che l’epilogo e il modo in cui si liberano di lui fosse O mio Dio. Tutto ciò a cui riuscivo a pensare era che per gli spettatori, che sono completamente coinvolti in questa saga all’insegna dell’ingiustizia, non ci fosse niente di più soddisfacente rispetto al modo in cui si liberano del personaggio. Persino mentre stavo filmando quella scena ho reagito: Oh, mio dio, questo farà reagire molte persone in stile ‘Sì! Mi fa stare così bene!’.
Christopher Meloni ha poi proseguito spiegando che la protagonista della serie The Handmaid’s Tale, June, sia arrivata a un punto in cui non è più disposta a sopportare le cose.
La terribile sequenza in cui Winslow assiste con i Waterford a casa dei Lawrence alla Cerimonia, inoltre, è stata interpretata pensando alla prospettiva del suo personaggio, in un certo senso convinto dall’idea che solo in quel modo può proseguire la società, oltre a essere forse persino un po’ eccitato.
Per girare l’ultima scena con protagonista il Comandante Winslow le prove sono iniziate un giorno prima ed è stata coinvolta per alcuni passaggi una controfigura, mentre durante il primo ciak Elisabeth l’ha per errore colpito realmente con la penna. Il Comandante viene infatti ferito a un polmone ed è per quello che la sua reazione istintiva è di “cercare” aria, distraendosi leggermente e venendo quindi aggredito da June.
Christopher ha spiegato che le ultime parole del suo Comandante potrebbero essere interptetate come ‘Non uccidermi, ho dei figli’ o al contrario ‘Sono così ricco! Non può accadermi tutto questo perché sono ricco e potente. I miei figli! Ho tutti i miei figli!’, visto che i bambini a Gilead sono considerati come un simbolo di potere
Gli autori dello show, ha svelato l’attore, gli hanno poi detto che il Comandante Winslow ha “rubato” molti dei figli agli altri comandanti che ha ucciso. Christopher, però, è convinto che siano tutti suoi e sia molto fertile. Meloni ha infine raccontato di aver apprezzato che gli autori abbiano mostrato quasi degli approcci nei confronti di Fred perché dà vita a dei momenti ambigui e lascia aperti dei dubbi.
Christopher Meloni ha quindi concluso la sua intervista scherzando:
Voglio che iniziate una campagna. Riportate il fratello di Winslow, il suo gemello!
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Fonte: Vulture
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