Lucy Lawless è tornata ad interpretare un ruolo da protagonista in tv nella serie My Life is Murder. Per l’attrice, qui anche produttrice, si tratta di un ritorno sul piccolo schermo dopo il ruolo interpretato in Ash vs. Evil Dead. La serie vede l’attrice nel ruolo di una ex detective della polizia, che attualmente lavora come investigatrice privata collaborando con i suoi vecchi colleghi a Melbourne. In ogni puntata il personaggio di Alexa Crowe, interpretato da Lucy Lawless, deve risolvere un particolare caso con l’aiuto della sua spalla Madison (Ebony Vagulans) e dell’agente Kieran Hussey (Bernard Curry). Il nome dell’attrice rimane tuttavia strettamente legato a quello di Xena, la principessa guerriera interpretata nella serie degli anni ’90.

Nonostante si sia parlato varie volte di un reboot nel corso degli ultimi anni, il progetto non ha mai ricevuto via libera. Forse il personaggio è ancora troppo legato alla sua interprete. Tra l’altro, Lucy Lawless ha dichiarato di aver voglia di nuove avventure di Xena:

Me ne sono resa conto quando ho visto Linda Hamilton rifare Terminator. Stava praticamente consegnando il testimone a una nuova, giovane donna, e mi sentivo così gelosa. Mi dicevo: “buon per loro!” Hanno fatto quello che vorrei che qualcuno qui avesse il coraggio di fare, Renee (O’Connor, ndr) e io potremmo  tornare indietro e rifarlo anche con l’età che abbiamo ora. Perché è interessante consegnare il testimone alla prossima principessa guerriera. Mi sembra un gioco da ragazzi, ma evidentemente è un gioco da ragazzi per tutti gli altri.

La serie originale si conclude tuttavia con la morte del personaggio. Nulla che con un trucco di sceneggiatura non si possa sistemare, ma l’attrice non è comunque soddisfatta di quel finale:

Ovviamente non lo sono. All’epoca ci dicevamo: “è una scelta davvero forte”. Non ci siamo resi conto di quanto siano reali i personaggi per le altre persone…

L’attrice ha fatto un paragone con il finale del film La tempesta perfetta, in cui alla fine il personaggio di George Clooney muore.

Ho investito due ore della mia vita e praticamente l’hanno lasciato a morire in alto mare e l’ho odiato, eppure tutti questi fan hanno trascorso sei anni a guardare e rivedere ogni episodio… e noi le abbiamo tagliato la testa insanguinata. È terribile. Penso solo che l’abbiamo considerato come un meccanismo narrativo e questo è stato davvero, davvero offensivo per tutti quei fan e me ne pento molto.

Sulla lettura omosessuale del rapporto tra Xena e Olimpia (conosciuta in originale come Gabrielle):

È stata una specie di sorpresa per Renee e me. Ma ora mi rendo conto che Rob, che in seguito divenne mio marito, e Liz Friedman e RJ Stewart, gli scrittori, lo sapevano fin dall’inizio, anche perché Liz è lesbica, e ha scritto questa battuta iconica nella comunità gay che è: “Non sono la bambina che i miei genitori volevano che fossi”. Eppure io e Renee non l’abbiamo capita. Quindi, quando The Village Voice l’ha annunciata come la nuova icona femminista e gay, abbiamo pensato “Davvero?! È così divertente”. E ne siamo rimaste piuttosto colpite, abbiamo pensato: “Fantastico”. Ad ogni modo, non credo che sia stato casuale.

My Life is Murder va in onda negli Stati Uniti su Acorn TV dallo scorso 5 agosto.

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Fonte: E Online