Nel corso di un panel dedicato alla serie tenutosi a Madrid due membri del cast, Isaac Hempstead Wright (Bran Stark) e Liam Cunningham (Davos Seaworth), hanno parlato di Game of Thrones, soprattutto della sua controversa stagione finale. In particolare l’attore irlandese, interrogato sul suo pensiero riguardo la fine della serie, si è schierato in difesa dello show.

“Le persone erano tristi, ma è quello che succede sempre, in qualunque serie, quando questa finisce. È perché le persone amano la storia, i personaggi, ho incontrato degli Americani a Belfast in luna di miele che si erano conosciuti guardando Game of Thrones. È un qualcosa che arriva a far parte delle loro vite, un’esperienza preziosa. Se levi a qualcuno qualcosa che ama, non gli piacerà. A molti non è piaciuto come lo show sia finito, ma a molti non è nemmeno piaciuto come sia finito I Soprano. E se gli chiedi come si sarebbe potuto migliorare il finale non te lo sanno dire. Non c’era niente che avremmo potuto fare affinché la serie piacesse a tutti, se l’avessimo fatto la gente avrebbe detto ‘Questa è una serie per adulti, non siamo bambini!’.”

Cunnigham ha inoltre parlato di uno degli aspetti più criticati della serie tutta, i tempi estremamente compressi.

“Penso che sia stato un buon finale, le persone dicono sia stato breve, che si stato accelerato, ma tutto è accelerato, Davos ha sette figli nei romanzi, Bran ha aspetti quasi magici, Lady Stark viene riportata in vita come Lady Stoneheart, ci sono migliaia di cose nei libri che sarebbe stato impossibile includere nello show. Saremmo tuti morti di vecchiaia. Guarda l’ultima stagione, ci è voluto un anno di riprese per sei episodi.”

 

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Fonte: Winter Is Coming