Il progetto verrà prodotto da Urban Myth, Canal+, Fox Networks Group Europe & Africa, AGC Television e Studiocanal e riporterà in tv il classico scritto da H.G. Wells in cui si racconta l’invasione aliena.
La nuova serie è ambientata nel Regno Unito e in Francia e mostrerà un gruppo di persone che sono sopravvissute all’attacco alieno e ora affrontano le conseguenze dell’evento catastrofico che ha spazzato via quasi tutti gli esseri umani dalla Terra.
La sceneggiatura è stata firmata da Howard Overman (Misfits) e Byrne ha dichiarato:
Gli alieni al centro de La Guerra dei mondi sono quasi del tutto metaforici. Potrebbero essere il cambiamento climatico o l’apocalisse nucleare, o gli effetti della guerra. Sono tutte queste cose insieme.
Nel cast dello show, che ha potuto contare su un budget di 25 milioni di euro, ci sono anche Léa Drucker, Natasha Little, Daisy Edgar Jones, Stéphane Caillard, Adel Bencherif e Guillaume Gouix.
Alla regia dei primi quattro episodi c’è Gilles Coulier, mentre Richard Clark ha firmato le rimanenti quattro puntate.
Ecco le immagini:
McGovern ha lodato la possibilità di lavorare con un team internazionale e Drucker ha sottolineato:
Penso sia interessante il fatto che sia internazionale perché questo attacco ha degli effetti che mettono tutti sullo stesso piano. Non importa se si è una figura potente all’interno della società o un migrante che sta già cercando di sopravvivere, tutti si ritrovano ad affrontare gli stessi problemi.
Byrne ha aggiunto:
Certi spettatori raramente vengono esposti alle prospettive di altre nazioni. Ma War of the Worlds è una storia davvero internazionale che coinvolge gli esseri umani invece che delle nazionalità stereotipate e penso che sia il potere di questo tipo di produzione.
Elizabeth, prossimamente star nei cinema con il film che continuerà la storia di Downton Abbey, ha poi apprezzato la possibilità di poter indossare semplicemente un paio di jeans e girare scene d’azione, situazione che ha trovato molto liberatoria:
Essendo una donna, inoltre, poche volte si ha una voce in capitolo e questi personaggi che ho interpretato non l’avevano. Dovevano agire in modi così modesti, quindi far parte di una storia contemporanea in cui sto indossando jeans e dando ordini, alle volte, è stato davvero soddisfacente.
Overman ha poi aggiunto che ha voluto adattare la storia nella società contemporanea per poter esplorare il significato di un’invasione aliena nel presente, ribadendo come il Regno Unito sia alle prese con delle importanti divisioni:
Siamo davvero interessati a questa idea della differenza, che diventerà evidente nel corso della serie, e impareremo che forse non siamo così diversi dagli alieni.
I produttori stanno già pensando a una potenziale seconda stagione in cui si proseguirà il racconto della fase post invasione aliena che ha lasciato le città con lo stesso aspetto che avevano in precedenza, nonostante gli importanti cambiamenti. Overman ha sottolineato:
Non volevamo mosteare un mondo post-apocalittico con detriti e tutto il resto. Volevamo che le città sembrassero uguali ed è stato davvero importante per poter entrare nella mente dei personaggi. Se guardate fuori dalla finestra e la città sembra la stessa è un’esperienza più strana perché la vostra vita è totalmente cambiata, ma all’esterno è ancora tutto fermo e come lo conoscevate.
I protagonisti dovranno inoltre fare i conti con l’assenza delle linee telefoniche, non potendo quindi chiedere aiuto o mettersi in contatto con le persone amate.
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Fonte: Variety
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