Band in China, l’episodio della discordia che ha causato la quasi completa censura di South Park in Cina, è stato proiettato nelle strade di Hong Kong martedì mattina. La puntata prendeva di mira l’atteggiamento “prudente” che Hollywood tende ad avere rispetto ai propri prodotti per renderli appetibili per il mercato cinese e non offendere il governo cinese. La censura del Paese si era abbattuta sull’intera serie, scomparsa dai social, piattaforme di discussione e servizi streaming.

La puntata tuttavia è riapparsa, inserendosi nella più ampia forma di protesta in atto da mesi a Hong Kong, proiettata nel distretto di Sham Shui Po. A documentare l’accaduto delle immagini diffuse via social, che mostrano anche la presenza di una folla che guardava l’episodio. Al momento non sono chiari i retroscena sulla proiezione.

Nel frattempo, la normale programmazione della serie è continuata negli Stati Uniti, con la trasmissione dell’episodio 300. La puntata ha raccontato il seguito della storyline di Band in China, e ha continuato a prendere di mira il governo cinese, senza mezzi termini, come si vede nella clip in cui i protagonisti dichiarano: “fan***o al governo cinese”.

All’indomani della reazione cinese all’episodio, i creatori dello show Trey Parker e Matt Stone avevano riferito delle scuse ironiche. Nell’occasione i due autori avevano citato anche l’atteggiamento tenuto recentemente dalla NBA, dissociatasi dal tweet di sostegno di un general manager alle proteste a Hong Kong.

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Fonte: THRTW