Watchmen, la serie tratta dall’omonima graphic novel, è stata al centro di un interessante panel durante il New York Comic-Con che ha permesso ai fan di vedere in anteprima il pilot e ascoltare le dichiarazioni di Damon Lindelof e dei membri del cast.

All’evento erano infatti presenti Regina King, Jeremy Irons, Jean Smart, Louis Gossett Jr., Tim Blake Nelson, e Yahya Abdul-Mateen II e, a sorpresa, l’artista Dave Gibbons, co-creatore dell’opera da cui è tratto lo show prodotto per HBO, che ha dichiarato:

Ho incontrato per la prima volta Damon al San Diego Comic-Con nel 2018 e abbiamo parlato a lungo, scoprendo che aveva un enorme rispetto per ciò che io e Alan Moore avevamo creato. La conclusione era stata che se avessi mai pensato che qualcuno potesse realizzare una serie tv da quella storia sarebbe stato lui e, da quello che ho visto fino a questo momento, non ha mancato il bersaglio.

Lo showrunner ha svelato di aver rifiutato più volte di realizzare il progetto, ma di aver temuto che sarebbe stato realizzato senza di lui. Damon Lindelof, inoltre, ha raccontato di aver ricevuto delle copie della graphic novel Watchmen dal padre quando aveva solo tredici anni.

Regina King, interprete della detective Angela Abar/Sister Night, è riuscita a infrangere la regola che si è imposto il produttore e che prevede di non lavorare con lo stesso interprete più di una volta. L’attrice, che ha fatto parte del cast di The Leftovers, ha rivelato la sua prima impressione dopo aver letto lo script:

Non avevo mai letto niente di simile. Non avevo mai visto questo mondo o questa donna, era così complessa. Mi ha totalmente sorpresa. Come avrei potuto dire di no? Si è trattato di dire semplicemente ‘Ditemi dove devo presentarmi’.

Nella busta c’era inoltre un ritratto fatto da un artista che la ritraeva in versione Sister Night, spingendo Lindelof a sottolineare:

Sarebbe stato strano se avessi detto no.

L’attrice ha proseguito dichiarando:

Ho sempre fatto il tifo per l’eroe improbabile. Per me Firestar e Wonder Woman erano importanti quando ero giovane. Non ho mai pensato che fossero usate come oggetti, ma sapevo di poter sentire il loro potere.

Louis Gossett interpreterà invece Will Reeves, un uomo anziano con un passato molto interessante che lo ha attirato verso il progetto, essendo cresciuto leggendo i fumetti di Superman e Captain Marvel, rimanendo conquistato dallo script che conteneva molti elementi che apprezzava.
Jeremy Irons sarà poi Adrian Veidt:

Damon mi ha portato a pranzo e mi ha parlato davvero velocemente per un’ora e trenta minuti con un enorme entusiasmo, dimostrando che aveva un’immaginazione e un’enorme intelligenza. Mi stava parlando di questo mondo della graphic novel di cui non sapevo nulla perché vivo nel Regno Unito e ho più di 45 anni, e quindi ero all’oscuro di questo mondo, ma ne ero affascinato. Non avevo nulla da dire, non c’era tempo per dire niente. Lo script, successivamente, mi ha divertito molto ma principalmente ho pensato che quell’uomo con cui avevo pranzato aveva un’energia tale che, anche se non avevo idea di ciò che avrebbe realizzato, avrei lavorato con lui se pensava fossi in qualche modo di aiuto.

Damon ha invece scherzato dicendo:

Mentre stavamo pranzando io pensavo: ‘È Jeremy Irons, Jeremy Irons, non rovinare tutto, non rovinare tutto, non rovinare tutto…’.

Nelson ha spiegato di essere rimasto totalmente conquistato dal progetto che immaginava un futuro ambientato nell’universo creato per la graphic novel, mentre Abdul-Mateen II, interprete di Cal, ha ottenuto un invito in cui gli si chiedeva di incontrare Lindelof e Regina King, che ha la parte di sua moglie nello show.
Hong Chau ha il ruolo di Lady Trieu, un’enigmatica miliardaria di cui nessuno conosce i progetti. Smart avrà delle scene particolarmente importanti nel terzo episodio e ha apprezzao un personaggio così complicato che ha molti problemi e amarezza.

Dopo la visione del pilot Gibbons ha voluto dichiarare:

Per me questo show amplia ciò che abbiamo creato.

Lindelof ha ribadito che la graphic novel, che considera una delle opere più belle mai scritte e illustrate, è alla base del progetto televisivo e spera che le nuove generazioni siano spinte a scoprire l’originale dopo la visione delle puntate. Lo showrunner ha inoltre specificato che non c’è, almeno per ora, l’intenzione di girare una seconda stagione:

Uno degli aspetti che hanno resa perfetta la creazione di Gibbons e Moore è che i numeri sono stati disegnati e ideati con attenzione. C’è un inizio, una parte centrale e una fine. Sapevano esattamente che cosa stavano facendo e noi abbiamo pianificato questi nove episodi in modo che ogni mistero verrà risolto. Stiamo semplicemente cercando di rendere questo Watchmen degno. Volevamo essere all’altezza dell’originale

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Potete rimanere aggiornati sulla serie Watchmen, creata da Damon Lindelof, grazie ai contenuti pubblicati nella nostra scheda.

Fonte: Deadline