Era logico aspettarsi che la serie Watchmen avrebbe scatenato reazioni contrastanti nel pubblico, ma esiste una fetta di pubblico che ha preso di mira lo show per motivazioni particolari. Come accaduto per altri recenti prodotti, anche per il grande schermo, molti spettatori hanno criticato la serie non per la sua realizzazione, ma concentrandosi solo sulle tematiche inserite – a loro dire forzatamente – nello show. L’adattamento di Damon Lindelof, sequel del fumetto cult di Alan Moore, pone infatti grande attenzione su temi come il razzismo e le tensioni sociali: basti pensare che la scena d’apertura del primo episodio racconta le violenze razziali verificatesi a Tulsa nel 1921.

Al momento lo show ha su RottenTomatoes un punteggio del pubbico del 42%, a fronte di un 95% della critica. Su IMDB il punteggio è invece di 6,8 – piuttosto basso per una serie così attesa – e selezionando le valutazioni che assegnano una sola stella ci si trova di fronte a molti giudizi che confermano quanto detto sopra. C’è chi parla di un trattamento “simile a quello di Gli ultimi Jedi” e chi scrive di “fantasie liberali americane che si ritrovano in ogni film e show tv”. Sarebbe ingiusto e non veritiero prendere tutti giudizi negativi nei confronti della serie e farli ricadere in questa categoria limitata, ma esiste una fetta di pubblico che si pone in questo modo, ed è a loro che ha risposto Regina King.

La protagonista della serie ha rilasciato infatti alcune dichiarazioni a Digital Spy, non risparmiando giudizi su chi muove determinate accuse:

Quando si tratta di certe persone, mi chiedo due cose. Primo, ma erano davvero fan della graphic novel? Perché in quel caso, dovrebbero capire che lì c’era già una storia molto politica. Secondo, dovrebbe esserci meno politica qui perché tu, maschio bianco che la stai vedendo, ti senti a disagio? Mi piacerebbe che i troll tenessero per sé il loro giudizio fino al nono episodio. Da quel momento, esprimete pure ciò che provate. Ma vi prego, lasciate che le vostre espressioni rispecchino davvero ciò che sentite. Non sarei soddisfatta da una risposta che dice “non mi piace perché non c’entra con la graphic novel”. Non era quella l’intenzione.

Damon Lindelof ha scritto una lettera molto eloquente ancora prima di iniziare a girare, diretta a tutti i fan i Watchmen. Ha detto loro: “non aspettatevi un sequel, questo non è un sequel”. Non è un remake. Qui si tratta di una persona che nutre grande amore e rispetto verso il materiale d’origine, dal quale è stata influenzata molto in tutto ciò che ha scritto. E questa è la sua visione. Ed è per questo che quella risposta non mi andrà bene. Dovrete entrare un po’ più in profondità nel spiegarmi cosa vi ha fatto sentire così a disagio.

All’indomani della première, proprio Regina King, sorpresa dal fatto che moltissimi non avessero mai sentito parlare dei disordini di Tulsa, aveva scritto su Twitter:

Sto vedendo moltissimi tweet di persone che dicono che con Watchmen hanno sentito parlare per la prima volta di Black Wall Street e non avevano idea che la nostra scena d’apertura raccontasse il massacro di Tulsa, che a quanto pare non viene insegnato nelle lezioni di storia.

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Trovate tutte le notizie e recensioni sulla serie nella nostra scheda.

La serie di Watchmen va in onda su Sky in contemporanea con gli Stati Uniti alle 3 della notte tra domenica e lunedì e poi lunedì sera in versione originale alle 21.15 su Sky Atlantic e NOW TV.

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Fonte: DS