The Affair, la serie andata in onda su Showtime, è in questi giorni al centro delle polemiche a causa delle rivelazioni legate all’uscita di scena di Ruth Wilson, la protagonista delle prime stagioni che avrebbe detto addio al progetto a causa di un ambiente ostile sul set e alle richieste di girare scene di nudo considerate eccessive e non necessarie al racconto, e ora Sarah Treem ha spiegato la propria posizione.

La creatrice e showrunner ha raccontato:

Il mio show affronta la prospettiva e la memoria. Quando le persone mi chiedevano quale era la verità di questo show rispondevo che non ne esiste una obiettiva nella serie, ma solo l’interpretazione veritiera delle persone di quanto accaduto. E spetta agli spettatori portare i propri pregiudizi e le proprie prospettive nel vedere la storia, per creare dei collegamenti tra i diversi racconti e capire da soli, individualmente, ciò in cui credono. Quindi, in un certo senso, ogni spettatore vede uno show un po’ diverso. Ho costruito la serie in quel modo perché è come funziona la vita. Viviamo delle esperienze, parliamo alle persone di cui ci fidiamo e ne otteniamo delle versioni diverse dei racconti collettivi. Per quanto riguarda The Affair quello che sto per dire è la mia prospettiva sull’esperienza.

Treem ha spiegato di aver iniziato a scrivere la serie circa nove anni fa dopo aver concluso una relazione molto negativa, elemento che non avrebbe voluto rivelare ma ritiene necessario per capire la genesi della serie e il personaggio di Alison. Sarah ha proseguito spiegando che nel pilot ci sono cinque scene di sesso e tre che coinvolgono il personaggio di Ruth Wilson. Le ultime due si svolgono sul cofano di una macchina ed è la stessa situazione raccontata da due punti di vista diversi: Noah pensa che Alison stia venendo violentata, mentre dalla prospettiva della donna ci si rende conto che l’uomo è suo marito, hanno perso un figlio e i rapporti fisici violenti sono diventati parte della dinamica con cui affrontano il lutto, trattandosi quindi di un rapporto consensuale.

La showrunner ha sottolineato:

Il motivo per cui è importante è che Alison è un personaggio costruito nel dolore e nella sofferenza, i cui rapporti sessuali hanno avuto un elemento violento e trasgressivo fin dall’inizio, visto che li usava per fuggire a un dolore amorfo ed emotivo che è difficile sopportare. Per me, poter scrivere quel personaggio per quattro anni è stato un modo per affrontare il trauma e provare a capire da dove proveniva e perché fosse così difficile trovare una via di uscita.

Nel corso della serie, ha spiegato la sua creatrice, si segue Alison in vari momenti della sua vita mentre cerca di affrontare la propria oscurità e scegliere che tipo di vita vuole. Nelle prime stagioni la protagonista, ad esempio, modifica l’odio per se stessa in amore per Noah, mentre il personaggio principale maschile proietta tutte le sue fantasie da “salvatore” nella donna. Nella seconda stagione c’era una sequenza in cui la coppia ha un rapporto appoggiandosi a un albero, un momento aggressivo e che Sarah sottolinea sia stato volutamente ideato come se fosse una fantasia maschile:

The Affair si basa sulla prospettiva e in particolare sul sovvertire la narrazione maschile. Essendo a metà della seconda stagione avevo fiducia negli spettatori e pensato che capissero le regole dello show e sapessero che Noah era un narratore di cui non fidarsi. Ma Ruth Wilson, interprete di Alison non approvava la scena e non voleva interpretarla come era scritta. A questo punto non era una sorpresa perché non eravamo d’accordo sulle scelte del personaggio fin dal secondo episodio, ma in quel momento eravamo in un complicato stallo perché non sapevo come scrivere in modo diverso le scene del personaggio e lei non si sentiva in grado di interpretare le scene come le stavo scrivendo.

Sarah ha così spiegato che, come accaduto molte volte, hanno parlato a lungo della scena, entrambe hanno fatto degli appunti e sono stati fatti dei cambiamenti, permettendo poi a Ruth di girare la scena nel modo in cui pensava si sarebbe comportato il suo personaggio, facendolo apparire un rapporto non consensuale:

Ma avevamo parlato della scena e Ruth aveva preso le sue scelte come artista. Poi abbiamo coinvolto la controfigura per le scene di nudo e quella è la sequenza che abbiamo mandato in onda.

Treem ha ribadito:

Per tutto il tempo in cui Ruth ha recitato nello show ho provato a proteggerla e girare le scene di sesso in modo sicuro e rispettoso. In occasione del pilot è venuta da me per dire che non apprezzava il suggerimento del regista che le aveva chiesto di girare la scena di nudo sul cofano della macchina. Ero d’accordo con lei, ne abbiamo parlato con il regista e abbiamo cambiato la scena. Ho tolto una scena di sesso dal terzo episodio contro cui si era espressa. Nel quarto episodio abbiamo provato una scena di sesso con le controfigure, abbiamo realizzato degli storyboard e poi mostrato i disegni agli attori per avere la loro approvazione prima di girarla. In occasione della quinta abbiamo mostrato a Ruth un montaggio di una scena di sesso di cui non era sicura e lei l’ha approvata prima della messa in onda. Per quanto riguarda il nono episodio aveva espresso la sua obiezione nei confronti di una scena di sesso, ma ne avevo bisogno per raccontare la storia quindi l’abbiamo girata interamente con una controfigura. Non eravamo d’accordo sulle scelte del personaggio o se una scena di sesso fosse necessaria per far compiere dei passi in avanti alla storia, ma non è la stessa questione rispetto a non rispettare o sostenere il bisogno di un’attrice a sentirsi sicura nel suo ambiente di lavoro, qualcosa che prendo seriamente in considerazione. Quando siamo arrivati alla terza stagione avevo abbandonato il mio progetto originale per il personaggio e stavo attivamente cercando di scrivere Alison il più vicino possibile alla visione di Ruth. Diventa un’assistente sociale, lascia per sempre Noah, è forte, indipendente e sola. In quella stagione Ruth aveva chiesto di andarsene prima della fine delle riprese per recitare a teatro Hedda Gabler, situazione problematica a livello creativo per la serie, ma era davvero entusiasta per il progetto, quindi l’ho fatta uscire di scena prima.

Treem ha sottolineato di aver lavorato duramente per realizzare la serie e accontentare la sua protagonista pur rispettando la propria visione dello show e pensava non ci fossero problemi in vista. In quel periodo si è però verificata una situazione negativa tra Jeff Reiner e Lena Dunham a Mountauk e Sarah è tornata dalla California a New York per capire cosa era accaduto e, successivamente, chiedendo a Showtime di intervenire:

Volevo fermare la produzione, organizzare degli incontri istruttivi, parlare con il cast e la troupe e chiedere scusa per quanto accaduto. Ma invece mi è stato detto di rispettare certi argomenti di discussione e lasciare che il network gestisse la situazione. Quando la terza stagione era finita, i produttori di Showtime mi hanno detto di far uscire il personaggio di Ruth dalla serie.

Il personaggio di Alison doveva quindi essere rimosso e per farlo, in uno show come The Affair doveva morire:

Non poteva semplicemente andarsene perché seguivamo i personaggi ovunque. Avrei potuto dire che era stata investita da un autobus nel primo episodio, ma amavo il personaggio e volevo che la storia finisse in modo significativo. Quindi mi sono impegnata e ho provato a scrivere per lei una breve, ma soddisfacente, stagione finale. Abbiamo introdotto un nuovo personaggio all’inizio della quarta stagione, un veterano chiamato Ben. La salva nel primo episodio e scatta subito la scintilla. Le dice che, da dopo la guerra, è diventato impotente. E che è sobrio per la prima volta da tempo, non cercando una relazione. E poi le chiede di uscire. Se conoscete le tendenze degli uomini che hanno l’abitudine di abusare si tratta di un segnale importante. Ma Alison non lo sa ed è attratta da lui. Nel corso dell’ultima stagione inizia lentamente ad aprirsi con lui, gli racconta il proprio passato, la perdita del figlio, della sua relazione extraconiugale. Sembra una persona in grado di capire la sua sofferenza perché ha a che fare con la propria. E poi un giorno si presenta nel suo ufficio senza avvisare e incontra sua moglie. Vola in California e ha una crisi con Noah, che la porta dalla sua ex-moglie Helen. Helen le dice che deve smettere di essere una vittima e tutte quelle cose le succedono perché permette che accadano e deve affrontare gli uomini e prendere il controllo della propria storia. Helen, però, non sa cosa sta affrontando Alison. Nel caso di violenza domestica, affrontare chi abusa di noi è un consiglio pessimo.

Treem ha quindi ricordato come il personaggio chieda a Ben di incontrarla nel proprio appartamento, in un condominio chiamato Rough Riders che esiste realmente a Mountak e che la sceneggiatrice conosce bene perché alloggiava lì quando le è accaduto qualcosa di simile, situazione che ha cercato di affrontare scrivendo lo spettacolo teatrale When We Were Young and Unafraid e il pilot di The Affair. Sarah ha scritto quindi il finale ritornando all’inizio della storia della protagonista, con un uomo sposato che proietta su di lei le proprie fantasie, ma questa volta Alison prende una scelta diversa, interrompe la relazione e lotta quando lui cerca di violentarla, cercando di farlo uscire dalla sua casa. Alison pronuncia inoltre un discorso sul fatto che abbia sofferto per tutta la vita e forse per questo le persone pensano sia debole, situazione di cui è stanca. Ben deve quindi affrontare il fatto che lei non proverà a salvarlo da se stesso e gli sta mostrando la sua vera natura e per questo la uccide, come accade in molti casi di violenza domestica.
La showrunner ha mostrato al network lo script ben quattro volte prima di mandarlo agli attori, per essere sicura che lo approvassero nonostante fosse un episodio potenzialmente controverso:

Mi hanno detto che lo avevano amato e non hanno condiviso nemmeno un appunto sui contenuti di tipo sessuale. Ma dopo che il team di Ruth ha segnalato che lei non era felice, mi hanno chiesto improvvisamente di cambiarlo. A quel punto ho assolutamente cercato di difendere il mio lavoro perché non volevo un copione in cui un veterano semplicemente impazzisce e uccide una donna senza alcun impeto. Se avessi saputo che non avrei potuto seguire la storia che avevo ideato fin dall’inizio della stagione fino alla fine non avrei reso Ben un veterano. Odio che la trama ora sembra suggerire che i veterani che soffrono di stress post traumatico siano così pazzi da uccidere le donne in ogni momento. Tutti hanno diritto alla propria opinione ma per me sembrava un trionfo. Sì, Alison doveva morire, ma alla fine lotta per se stessa e si rifiuta di essere usata. Lotta contro Ben ed è qualcosa che non aveva mai fatto prima nello show. Si tratta di un finale che aveva le sue radici nell’inizio quando il personaggio torna nell’oscurità che l’ha sempre attratta, ancora una volta, e ne esce con una comprensione più grande di se stessa e controllo sul proprio comportamento. E in quel modo cambia, come ho sempre sperato facesse.

Sarah Treem ha concluso:

Ho sempre pensato alla scrittura come a un immergersi profondamente nei luoghi più oscuri che sono dentro di noi, il proprio dolore e la propria vergogna, e riemergere con un qualche tipo di verità. Ho scritto Alison in quel modo per cercare di dare senso alla follia. Alle volte significa portare i propri personaggi in luoghi oscuri e camminare mano nella mano con loro mentre lottano per tornare verso la luce. Ho dedicato la mia intera vita professionale a confrontarmi con il patriarcato e celebrare i racconti delle donne attraverso quello che scrivo.

Sarah ha spiegato che quando aveva delle difficoltà durante la prima stagione le è stato suggerito di essere più materna, ribadendo che essere una donna rende complicato alle volte lavorare in quel settore:

Non sono sempre stata d’accordo con Ruth Wilson, ma ho sempre rispettato il suo talento, le sue capacità e il processo creativo e ho provato a scrivere per lei un personaggio che meritasse il suo immenso talento. So che continuerà a raccontare la storia di personaggi femminili complessi, pieni di sfumature e notevoli durante tutta la sua lunga carriera. Il mio progetto è fare lo stesso.

Che ne pensate di quanto accaduto tra Sarah Treem e Ruth Wilson durante le riprese di The Affair? Lasciate un commento!

Fonte: Deadline