Sono passati quasi due anni dalla cancellazione di Luke Cage, e alcuni fan ancora si chiedono come sarebbe stata la terza stagione della serie, che era già in sviluppo quando Netflix decise di fermare tutte le serie Marvel, cancellando anche Iron Fist, alla fine del 2018.

In una nuova intervista su TVGuide lo showrunner Cheo Hodari Coker entra più nel dettaglio del lavoro che venne fatto sugli episodi che non vedremo mai:

Fu una cosa assurda, perché le tematiche che affrontavamo in quegli episodi oggi sono estremamente attuali. Non posso parlare nel dettaglio di ciò che avevamo pianificato perché… contrattualmente, non voglio che gli assassini della Marvel escano dalla boscaglia e mi facciano fuori! Ma posso dirvi che avevamo pianificato un’ottima stagione, e penso che avrebbe chiuso l’arco caratteriale di Luke Cage.

Coker, che nel frattempo ha siglato un accordo con Amazon, non ha mai parlato pubblicamente di come andarono le cose con Netflix o dei suoi piani per la terza stagione, ma in quest’intervista si sbilancia un po’ di più:

La gente online pensa che io abbia trasformato Luke Cage in un gangster. Non direbbero la stessa cosa se avessero avuto l’opportunità di vedere anche la terza stagione, se avessero visto la direzione in cui sarebbe andato Luke Cage. Sono sempre stato un suo fan, ma probabilmente ero più un fan di Chris Claremont, Frank Miller, Wolverine… i fumetti dell’Era d’Oro degli X-Men… È stato quando Brian Michael Bendis ha rilanciato Luke Cage dentro a Jessica Jones che mi sono sentito libero di avere un approccio diverso ai personaggi di Luke Cage, ho sentito di poter imprimere una prospettiva diversa.

Non sono un fan dell’ultima ora dei fumetti. Quando si compravano i fumetti settimanalmente, ogni mercoledì andavo al Golden Apple o da qualche altra parte, e ho fatto amicizia con tantissime persone, come il compianto John Singleton. Quando mi hanno dato l’opportunità di dirigere Luke Cage l’ho vissuta come una grandissima opportunità.

Coker smentisce poi i rumour che la serie sia stata cancellata per divergenze creative:
Non ci furono litigate tra gli sceneggiatori. Qualcuno scrisse che c’erano state delle divergenze creative… No. Non è andata così. Avevamo già pianificato tutti e 13 episodi, e avevamo già scritto sette episodi. Penso che sia dipeso dalla disputa tra Marvel e Netflix. La cancellazione arrivò come un fulmine a ciel sereno. E fu frustrante, perché se l’avessimo saputo prima mi sarei potuto prendere una vacanza, invece che tornare a scrivere insieme agli sceneggiatori per preparare quegli script. Ma avevamo pianificato una fantastica stagione, sono ancora fiero di ciò che abbiamo scritto e degli archi narrativi.
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