Parasite, il film diretto dal sudcoreano Bong Joon-ho, è appena entrato nella storia come primo film non in lingua inglese a trionfare come Miglior Film agli Oscar. Ma il progetto non si fermerà qui. Esattamente un mese fa abbiamo scoperto che lo stesso regista sta lavorando alla realizzazione di una serie tv legata al suo ultimo film. Ad affiancarlo nel progetto c’è anche il regista e produttore Adam McKay. I due sono i creatori della serie, prodotta da CJ Entertainment, lo stesso studio dietro il lungometraggio, e dalla Hyperobject di McKay. L’emittente legata alla serie è la HBO, il prestigioso network con il quale lo stesso McKay ha sviluppato negli ultimi anni la serie Succession.

In un primo momento non era chiaro se la serie sarebbe stata un sequel diretto del lungometraggio oppure un remake in lingua inglese di questo. Nei giorni successivi alla diffusione della notizia, lo stesso Bong Joon-oh ha fatto maggiore chiarezza in proposito. L’autore ha affermato di porre come punto di riferimento la miniserie Fanny e Alexander (il film di Ingmar Bergman del 1982 inizialmente concepito come una miniserie da 312 minuti e anticipato in sala da una versione cinematografica da 188 minuti).

Ecco cosa ha dichiarato il regista:

Sebbene io non sia molto avvezzo all’industria televisiva, considero davvero questa serie limitata una sorta di espansione del mio film che possa approfondire maggiormente le storie che non sono riuscito a raccontare in Parasite. McKay e la HBO hanno creato la splendida serie Succession, quindi per me sono molto affidabili, sono dei partner ideali.

Dunque il maggior minutaggio dovrebbe permettere di espandere la vicenda principale, rimanendo comunque sotto il controllo creativo di Bong Joon-ho. In una successiva dichiarazione, il regista ha ulteriormente approfondito quello che sarà il suo approccio al materiale originale:

Non ho potuto includere tutte le mie idee nelle due ore di durata del film, quindi sono tutte conservate nel mio iPad e il mio obiettivo con questa serie limitata è creare un lungo film di sei ore.

Per fare un esempio (ma senza fare spoiler per chi ancora non ha visto il film), scopriremo i retroscena della storia riguardante la domestica Mun Gwang, interpretata da Lee Jung Eun.

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