Otto anni dopo, ero in cucina e ho ricevuto una chiamata dall’editore che diceva che lei aveva fatto il mio nome, tra altri, per scrivere e dirigere L’amica geniale.
Durante la realizzazione della prima e seconda stagione dello show, il lavoro di Costanzo si è accompagnato ad una corrispondenza con l’autrice. Il regista ha descritto il rapporto professionale così: “è come lavorare con un fantasma, come lavorare con una presenza che è sempre lì, ma che non puoi vedere”. Tra i consigli ricevuti nella prima stagione, l’unica volta in cui Costanzo ha chiesto direttamente qualcosa è stato per la scelta delle bambole da usare per la famosa scena con Lila e Lenù.
Quanto all’approccio al materiale originale, Costanzo ha paragonato la prima stagione all’epoca del neorealismo italiano, influenzata dalle pellicole di Vittorio De Sica e Roberto Rossellini. Per la seconda stagione, invece, ha svelato il regista, tutto doveva diventare più dinamico, anche legandosi al boom economico e alle storie dei personaggi. Quindi i riferimenti sono diventati i vari Jean-Luc Godard e François Truffaut che in qualche modo rielaboravano il cinema che li aveva preceduti come la seconda stagione rielabora la prima.
Quanto al set che si trova a Caserta, questo è stato paragonato ad una sorta di città fantasma, un incrocio tra la cinecittà in cui fu girato Cleopatra e una fabbrica: “il set è composto da 18 palazzi, quattro piani, una città.”
Le due protagoniste Elena “Lenù” Greco e Raffaella “Lila” Cerullo sono state interpretate, da bambine, da Elisa del Genio e da Ludovica Nasti, mentre da adolescenti hanno il volto di Margherita Mazzucco e, appunto, da Gaia Girace. La nuova stagione, tratta dal romanzo Storia di chi fugge e di chi resta, verosimilmente verrà girata verso fine anno (compatibilmente con l’emergenza Coronavirus) e quindi immaginiamo possa andare in onda alla fine del 2021.
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Fonte: Indiewire
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