L’attuale situazione di emergenza Coronavirus lascerà probabilmente degli strascichi e delle conseguenze che condizioneranno la lavorazione delle serie tv in futuro. Sarà difficile un totale ritorno ai precedenti metodi, e di questo hanno parlato Susan Rovner e Brett Paul, presidenti della Warner Bros. Television, nel corso di una videoconferenza di alcuni giorni fa. Erano presenti all’evento virtuale anche showrunner e produttori dello studio, insieme a esponenti delle compagnie di produzione con cui la Warner è in contatto. Una fonte ha permesso di conoscere i dettagli della riunione.

L’obiettivo, come logico, è lavorare per garantire un veloce ritorno alla lavorazione delle serie. D’altra parte, soprattutto per bocca di produttori e showrunner, si è parlato delle conseguenze concrete dell’emergenza sulle modalità di produzione. C’è stato chi ha suggerito di eliminare le scene romantiche e di combattimento, perché in entrambi i casi gli attori non vorrebbero trovarsi così vicini sul set. A questo proposito i presidenti hanno in effetti suggerito di limitare le “effusioni romantiche” e di tagliare gli stunt che si basano su contatti ravvicinati, ma:

Ora, vogliamo essere molto chiari, nessuno sta dicendo che Flash dovrebbe ora scontrarsi con i cattivi dalla sua camera da letto tramite Zoom. Sarebbe un episodio terribile di The Flash.

Rovner ha dichiarato:

La produzione è la linfa vitale della Warner Bros. ed è la nostra priorità tornare al lavoro il prima possibile. Ma senza dubbio l’aspetto più importante è la sicurezza. Le cose stanno cambiando rapidamente, e la nostra tabella di marcia prevede la possibilità di tornare a lavoro anche in un ambiente pre-vaccino.

A tale scopo si sta collaborando con la Alliance of Motion Picture and Television Producers al fine di stabilire dei protocolli di sicurezza da presentare alle autorità. Per quanto riguarda invece il lavoro individuale, i presidenti hanno chiesto creatività e flessibilità in questo momento difficile. La post-produzione rimarrà in larga parte da remoto, con grande attenzione al distanziamento sociale.

Per le location internazionali si parla di una quarantena di due settimane, e gli sceneggiatori non saranno necessariamente coinvolti nelle visite a set lontani. Inoltre, in questi casi gli showrunner dovrebbero considerare di assumere registi locali per le produzioni. Gli attori con un ruolo da regular dovrebbero limitare molto gli spostamenti in aereo, e rimanere sul posto per quanto possibile o necessario, mentre le guest star dovrebbero essere molto limitate così come le scene con le comparse e le folle (da togliere o sostituire con effetti visivi). I tempi di riprese dovrebbero ridursi, così come le location, e tutti sul set dovranno indossare maschere e guanti. I set saranno chiusi ai visitatori, e in generale tutte le attività, a partire dal consumo dei pasti, saranno portate avanti con un occhio di riguardo al distanziamento sociale.

Tutti questi piani e previsioni sono work in progress, una tabella di marcia che per ora si basa su previsioni, ma su cui si tornerà sicuramente a ragionare. I presidenti hanno concluso così il loro intervento:

Per noi anche una sola perdita è eccessiva, specialmente se potevamo fare qualcosa per prevenirla.

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Fonte: Variety