Qualche mese fa sono usciti alcuni interessanti dettagli di Star Wars: Underworld, la serie tv live action a lungo sviluppata da George Lucas e mai realizzata.

In una nuova intervista pubblicata da Collider, Ronald D. Moore (Battlestar Galactica, Outlander) ha rivelato di aver fatto parte del team di sceneggiatori coinvolti da Lucas per realizzare le decine di sceneggiature degli episodi.

Spiega Moore:

Ero uno dei tanti: avevano messo insieme un team internazionale composto da numerosi sceneggiatori. Ci ritrovavamo tutti insieme allo Skywalker Ranch ogni sei/otto settimane. E discutevamo delle storie tutti insieme, poi tornavamo a scrivere nuove bozze e ci riunivamo ancora. George si siedeva insieme a noi e offriva le sue critiche, poi facevamo delle nuove bozze e parlavamo di nuove storie.

Era fantastico, davvero divertente. Alla fine la serie non venne mai realizzata, ma direi che abbiamo scritto qualcosa come 40, 48 sceneggiature. La teoria era che George volesse avere tutte le sceneggiature pronte per poi capire come produrle, perché sarebbero state necessarie numerose tecnologie rivoluzionarie, set virtuali e computer grafica. Si trattava di qualcosa di molto ambizioso e inedito per lui. Scrivemmo tutte quelle sceneggiature e a un certo punto George ci disse che erano abbastanza e che sarebbe tornato a farsi vivo, perché intanto voleva capire come sarebbe stato possibile mettere insieme quella produzione. Passò il tempo, e un anno dopo vendette la Lucasfilm alla Disney.

Lucas aveva una visione molto specifica in mente:

Era qualcosa di incredibilmente ambizioso. Non conosco nessuno che abbia mai avuto una visione così ampia e così chiara… All’epoca George ci disse di essere più ambiziosi possibile, “Poi capiremo come fare”. Quindi nessuno ci parlò mai di limiti di budget. Eravamo tutti sceneggiatori con una grande esperienza sia in televisione che al cinema, quindi sapevamo cosa si poteva e cosa non si poteva fare a livello di budget. Ma ricordo che ci dicemmo tutti: stavolta facciamolo, prendiamolo in parola e non poniamoci alcun limite. C’era tantissima azione, un mucchio di set, scene spettacolari. Era una serie molto più colossale del solito.

Sappiamo che Underworld era ambientata tra La vendetta dei Sith e Una nuova speranza, e che avrebbe avuto elementi noir. Moore spiega che la serie avrebbe avuto una storia orizzontale:

Penso che fosse una storia orizzontale molto ampia. C’era questa grande storia costellata di momenti episodici. Alcuni eventi sarebbero capitati in questo o in quell’episodio, quindi aveva elementi procedurali. Ma la narrazione era molto ampia quando si trattava dei personaggi e dell’ambientazione.

Secondo i (pochi) dettagli disponibili, Star Wars: Underworld doveva esplorare il lato oscuro della Galassia e i personaggi che vi abitavano. In particolare, si sarebbe concentrata sulla malavita di Coruscant già vista nella serie animata The Clone Wars, e si sarebbe poi spostata in altre aree della Galassia, lanciando possibilmente altri spin-off televisivi. In alcuni episodi avremmo visto i Ribelli rubare i piani della Morte Nera, oppure come Han Solo riuscì a vincere il Millennium Falcon, storie che poi sono state sviluppate in spin-off cinematografici come Rogue One e Solo. Avremmo visto personaggi come Boba Fett, Saw Gerrera, Han Solo, Lando Calrissian, Chewbacca, Palpatine, Darth Vader, e altri ancora.

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