Sergio Zavoli è morto ieri a Roma all’età di 96 anni, dopo una carriera che lo ha portato a lavorare nella carta stampata, radio e televisione.

Sergio Wolmar Zavoli era nato a Ravenna il 21 settembre 1923 e ha esordito nel 1943 sul periodico dei Gruppi universitari fascisti Testa di Ponte, poi chiuso dopo la caduta del fascismo.
Il giornalista ha iniziato a lavorare dal 1947 per Radio Rai.

Nel 1962 Zavoli ha creato la sua prima trasmissione televisiva: Processo alla tappa, dedicato al Giro d’Italia. Dieci anni dopo il giornalista ha condotto Nascita di una dittatura e ha proseguito la sua attività per il piccolo schermo con progetti come Viaggio intorno all’uomo, La notte della Repubblica, programma che ha proposto 50 ore sulla “rivoluzione impossibile del terrorismo”, e Viaggio nel Sud. Il suo ultimo programma televisiva è stato Viaggio nella scuola, andato in onda nel 2001.
Dal 1980 al 1986 ha avuto l’incarico del presidente della RAI, mentre nel 2009 è diventato presidente della Commissione di Vigilanza Rai.

Tra i suoi libri ci sono Socialista di Dio, con cui ha conquistato nel 1981 il Premio Bancarella, e Romanza, Ma quale giustizia?, Dossier cancro, Diario di un cronista e Il ragazzo che io fui.

Zavoli, tra gli innumerevoli riconoscimenti ottenuti, ha avuto anche la laurea honoris causa in Editoria, comunicazione multimediale e giornalismo dell’Università di Roma Tor Vergata il 26 marzo 2007.

Il giornalista ha intrapreso la sua attività politica tra le fila dei Democratici di Sinistra, dell’Ulivo e infine del Partito Democratico dal 2008 al 2013.
Sergio Zavoli aveva parlato della sua morte dichiarando:

Non vorrei andarmene senza essere presente al congedo. Dopo l’evento della mia nascita, vorrei non perdermi quello, conclusivo, del congedo.