Jonathan Frakes, interprete di William T. Riker in Star Trek: The Next Generation, ha parlato di recente di un episodio che oggi – ma in realtà già all’epoca – verrebbe giudicato controverso. Si tratta della puntata Code of Honor, quarto episodio della prima stagione della serie di Star Trek. Si tratta di una puntata in cui l’equipaggio dell’Enterprise incontra una civiltà nota come Ligonians. Non sono umani, ma sono chiaramente modellati su una generica tribù africana, ed erano interpretati da soli attori di colore. Il conflitto dell’episodio vedeva uno di loro rapire Tasha Yar (Denise Crosby).

Ecco lo scambio tra Frakes e Crosby avvenuto al Galaxycon di quest’anno:

FRAKES: “L’imbarazzo era diffuso nella prima stagione, soprattutto per Denise.”

CROSBY: “Riesci a immaginare di girarlo in questo momento, con questo clima?”

FRAKES: [annuisce] “Questo è ciò che sto cercando di dire”

CROSBY: “Wow.”

MODERATORE: “Forse c’erano delle buone intenzioni lì, ma sono state perdute lungo la strada.”

CROSBY: [scuotendo la testa] “Nah”

Nella prima stesura dello script, i Ligoliani erano una razza di rettiliani con una cultura simile a quella dei samurai, ma, a quanto pare per decisione del regista Russ Mayberry, si decise di cambiare riferimento. A quanto pare Mayberry fu licenziato durante la produzione, e mai più coinvolto nello show. Già in passato altri membri del cast hanno parlato della puntata. Per Brent Spiner (Data) Code of Honor è un episodio razzista, e il peggiore della serie Star Trek: The Next Generation. Della stessa opinione sono Michael Dorn e LeVar Burton.

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Fonte: WIC