Alle 20:30 ora di New York del 30 settembre 1960, andò in onda su ABC il primo episodio di una serie che avrebbe contribuito a cambiare la televisione per sempre. Si chiamava I Flintstones, era il quarto lavoro per la TV della Hanna-Barbera Productions dopo Ruff & Reddy, il Braccobaldo Show ed Ernesto Sparalesto, ed era nata con l’esplicito scopo di coinvolgere anche il pubblico adulto dopo aver conquistato quello dell’infanzia, grazie alle serie citate ma soprattutto ai corti di Tom & Jerry.
Le origini dei Flintstones
Per venticinque minuti, la prima serata televisiva americana fu illuminata da qualcosa che non si era mai visto prima: un cartone animato, collocato in una fascia oraria solitamente riservata a programmi con gente in carne e ossa, e che proprio di quelle stesse serie replicava la struttura, la costruzione dei personaggi e delle situazioni, ma calandole in un contesto di fantasia e alimentato a metafore, allegorie, parodie e altri artefatti comico-satirici. E se ...
Se oggi celebriamo i Simpsons come un capolavoro intergenerazionale, il merito è anche dei Flintstones
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