The Walking Dead: World Beyond, in arrivo su Amazon Prime Video il 5 ottobre (qui potete leggere la nostra recensione dei primi due episodi in anteprima), porterà sugli schermi un nuovo approccio al mondo creato da Robert Kirkman e Nico Tortorella e Annet Mahendru, interpreti di Felix e Huck, hanno parlato in un incontro virtuale con la stampa di ciò che rende unico il progetto e ha reso l’esperienza sul set un vero e proprio sogno che diventa realtà.

Per prima cosa i due attori hanno rivelato qualche dettaglio dei personaggi che interpretano in questo spinoff creato da Matt Negrete e Scott M. Gimple che si concluderà dopo solo due stagioni.

Annet ha ricordato:

World Beyond Inizia nove anni dopo l’apocalisse, il mio personaggio e quello di Nico erano ragazzini e hanno dei frammenti di ricordi della “notte in cui è caduto il cielo”, di come hanno perso i genitori e hanno probabilmente cercato di non pensare a molte di queste cose a lungo. Ora escono dall’area sicura per la prima volta e vedrete gli effetti che ci saranno sui ragazzi dopo che possono vedere in che situazione è il resto del mondo.

Nico ha quindi accennato al contesto in cui si svolgerà la storia:

Ne ho già parlato in passato, ma credo che le prime due serie di The Walking Dead si concentrino su eventi più localizzati, comunità più ristrette, gruppi di persone sparse in giro per l’America. Con World Beyond iniziamo a vedere il contesto più generale di quello che sta accadendo. Sì, stiamo seguendo una generazione più giovane ma si affronta anche tutto quello che sta accadendo, collegando gli eventi della serie a una realtà molto più ampia.

Ma chi sono i due protagonisti, considerando che lo show non è tratto dai fumetti? Tortorella ha spiegato:

Felix è un trentenne molto leale che segue le regole e vive in questa comunità, è a capo della sicurezza, ha molti lavori, insegna ai ragazzi, gestisce le migrazioni degli zombie fuori dalle mura, mette la gente in prigione, ha molti incarichi. Nel corso della stagione lo vedremo uscire dal suo guscio, ed è un tema importante in questa serie: cosa vuol dire vivere all’interno della comunità ed essere al sicuro, o essere fuori e scoprire chi si è veramente.

Mahendru ha invece spiegato:

Huck arriva in questo luogo sicuro lavorando per far parte di qualcosa di più importante e grande per ricostruire la civiltà ed è davvero grata che questa comunità le abbia dato un’opportunità, lì fuori era un lupo solitario e ora è tra persone a cui interessano veramente i giovani, li educano. Vuole mantenere tutto questo al sicuro. Ha avuto un addestramento militare in passato, quindi entra nel team che si occupa di sicurezza guidato da Felix e collaborano per mantenere il più possibile al sicuro questo luogo. Nel tempo è riuscita a superare delle cose molto brutte e ha trovato così tanta speranza e positività, e vuole che questi ragazzi riconoscano, ognuno a proprio modo, la luce nel mondo. Pensa sia bello poter essere al sicuro, ma pensa sia utile anche vivere un’esperienza del mondo esterno per capire cosa sta realmente accadendo, essere consapevoli.

Il debutto della serie arriva dopo ben dieci anni dell’arrivo di The Walking Dead sugli schermi. L’interprete di Felix ha quindi ribadito:

Considerando l’attuale situazione mondiale, come attore è importante, ed è una responsabilità, trovare dei progetti che siano in linea con i miei valori morali. All’inizio di questo progetto, quando ho iniziato a parlare con Matt Negrete e Scott M. Gimple, la mia domanda era ‘Perché ora? Perché lo show dovrebbe essere importante in questo momento rispetto a 10 anni fa quando ha debuttato la serie originale?’. Scott ha detto una cosa che non dimenticherò mai: ‘L’unica cosa importante che esiste nell’universo è essere vivi o morti, tutto il resto è irrilevante perché siamo tutti uguali’. E ho pensato che sarebbe meraviglioso se il mondo in cui viviamo fosse così.

La sua collega ha invece spiegato i motivi per cui ha accettato la parte:

Amo la trasformazione. Accetto qualsiasi progetto, in qualsiasi momento, che mi permetta di cambiare perché ci permette di ampliare il nostro punto di vista, ci mette alla prova. Sto costantemente scoprendo chi sono e i ruoli che interpreto mi permettono di modificare il mio punto di vista, mi fanno provare empatia e capire persone completamente diverse. Mi piace dimostrare che si può interpretare qualsiasi ruolo e come artista mi piace dimostrare che si può far parte di ogni schieramento, immergersi in ogni punto di vista.

Nei primi due episodi di World Beyond si scopre qualche dettaglio del passato dei protagonisti, come il complicatissimo rapporto tra il giovane interpretato da Tortorella e suo padre. L’attore ha spiegato il suo punto di vista su questo elemento narrativo:

Immagino che Felix, crescendo in una casa molto religiosa in cui Dio fa parte delle conversazioni riguardanti l’identità, il genere, la sessualità le cose possono diventare confuse molto rapidamente. La tensione tra lui e il padre è continuata costantemente a crescere. Penso che la nostra società e il nostro mondo sia stato costruito negli ultimi migliaia di anni, a causa anche del colonialismo e dell’indottrinamento religioso, che ci si sia convinti che esista un modo giusto e uno sbagliato per vivere. Siamo programmati pensando che tutto il resto sia sbagliato. Non incolpo il padre di Felix per essere rimasto fedele a quello in cui credeva, era tutto quello che conosceva a causa del mondo intorno a lui, anche se è triste. Penso sia importante ricordare, come individuo ed essendo inoltre queer, che l’obiettivo della redenzione è perdonare, riconoscere che non tutto quello che facciamo è colpa nostra, ma è per il modo in cui è stato costruito il mondo.

Non essendoci un fumetto a cui ispirarsi, come hanno lavorato gli attori per costruire il proprio personaggio? Annet ha spiegato:

Penso sia stato essenziale allenarsi e prepararsi nella stessa stanza, imparare a usare le armi costruite in modo specifico per il nostro show aiuta a far avvicinare il proprio corpo alle nuove situazioni ed è grandioso. Ogni persona cammina in modo diverso, usa il corpo in modo differente, se si capisce inizialmente la fisicità del proprio personaggio è un’esperienza davvero bella perché la mente non diventa un ostacolo per il processo creativo. I problemi personali che di solito ti frenano nel dare tutta te stessa alla creazione di un ruolo finiscono in secondo piano perché ti avvicini in modo diverso a una storia ed è stato davvero potente potermi muovere come lei, dare forma alla mia immaginazione che si è liberata totalmente.

Nico Tortorella ha quindi aggiunto:

Quello che è fantastico del lavorare per la televisione è che gli sceneggiatori e gli attori formano un legame fin dall’inizio perché non tutto è scritto fin dal principio. Abbiamo degli incredibili autori che danno forma a questa storia e personaggi e gli attori arrivano e contribuiscono a portare in vita il progetto. Gli sceneggiatori, dopo che sono stati selezionati gli attori, iniziano a pensare ai protagonisti avendo già in mente gli interpreti. Avviene quasi una relazione simbiotica ed è incredibile. Quando lavori a un film è già tutto deciso prima di arrivare sul set. Amo lavorare per la televisione perché sei davvero una parte del processo creativo, hai un ruolo attivo.

La serie originale va in onda ormai da un decennio e ovviamente si è trattato di un aspetto molto importante e che ha attirato l’attenzione dei due attori.
Nico ha spiegato:

Ho voluto far parte di questo mondo da così tanto tempo. Ho sempre sognato di interpretare un supereroe e credo che Felix lo sia assolutamente e per me la serie ha al centro proprio dei supereroi. Potrebbe sembrare che non abbiamo dei superpoteri, ma li abbiamo tutti. Ogni essere umano, secondo me, ha dei poteri speciali. Si è trattato di un sogno che si realizza, ero entusiasta all’idea di far parte di una serie di questo livello, piena d’azione, con dei fan così leali e pieni di passione in tutto il mondo.

L’esperienza è stata estremamente positiva anche per Annet:

Anche per me è stato così bello. Ho sempre sognato di interpretare un personaggio maschile. Ho detto al mio team ‘Penso che saprei interpretare un ragazzo davvero bene’ e loro hanno riso rispondendo ‘Al massimo un personaggio androgino’. Ma perché no? E Huck è un maschiaccio e fa qualsiasi cosa. Non ho mai fatto niente di simile e le persone non pensavano che avrei potuto riuscirci, è stata una trasformazione in ogni senso. Sapevo quanto fosse grande e ben costruito il mondo di The Walking Dead ed è il sogno di ogni artista poter entrare in una realtà che non è reale solo nella mia mente, ma è quasi come una nazione intera, si potrebbe viaggiare ovunque. E la famiglia è altrettanto reale: si formano dei legami veri con gli altri membri del cast e non avrei mai pensato che potesse esistere qualcosa di simile. In questo settore ci si abitua a stare da soli, a dover agire senza gli altri, ma in questo caso sono riusciti a costruire una vera famiglia, un mondo. E mi ha sorpresa tantissimo!

Le ultime battute dell’incontro virtuale con i giornalisti sono state dedicate alle caratteristiche dei morti viventi mostrati in questo nuovo spinoff dello show originale. Nico ha spiegato le differenze rispetto alla storia di Rick e degli altri sopravvissuti:

Nella serie gli zombie potevano correre! Nella prima stagione di The Walking Dead potevano farlo davvero. Grazie al cielo la nostra storia è ambientata dopo 10 anni e ora sono un po’ andati in decomposizione. C’è chi si chiede perché sono più lenti e minacciosi rispetto al passato, ma è perché sono morti ed è trascorso del tempo! Stanno diventando più lenti e si muovono meno.

La presenza dei walker ha affascinato anche la sua collega:

Nel nostro show stanno incredibilmente attenti ai dettagli perché ci sono gli scontri con gli zombie, li si vede maggiormente da vicino. Ci sono dettagli come le calze che stanno fondendosi con la loro carne, cose di questo tipo. Alle volte è surreale perché pranziamo insieme alle comparse mentre indossano ancora i loro costumi, le vedi mentre telefonano a casa e mangiano, e sul set sembrano degli organismi naturali che si muovono ed esistono.

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