Sul rapporto con Jarvis
Penso come se siano… costretti insieme. Gli è stato detto che deve lavorare ed essere disponibile con lei. Ma penso, dal punto di vista di lei, che lei non abbia bisogno di aiuto. Ma ha bisogno di qualcuno che sia in contatto con Howard per portare avanti questa missione. Quindi hanno questo continuo tira e molla di battute spiritose dove lei continua a dire, “Ascolta amico, non ho bisogno del tuo aiuto! Sto bene.” Ma la dinamica tra loro è adorabile perché entrambi sono inglesi. Entrambi hanno quello spirito e quella satira. Il loro linguaggio e una continua partita a scacchi. Giocano un gioco grandioso e penso che ne traggano un grande divertimento. E il loro rapporto cresce durante la stagione. Diventano molto uniti. Loro forniscono alla stagione anche il lato comico. Vedi gli aspetti seri di quello che fanno ma poi hai questi momenti di grande commedia tra loro. Lui diventa la sua spalla comica.
Su Capitan America
Beh, la perdita e la sua evoluzione lungo la stagione sono tra le cose belle dello show. E’ passato solo un anno e lei è in lutto per lui, e penso che ciò che la faccia andare avanti è che lui sia stata la più grande persona che abbia mai conosciuto – ancora prima che gli venisse somministrato il siero e diventasse Capitan America. Lei conosceva il suo carattere e aveva visto in lui uno spirito affine. Penso stia portanto il lutto per lui ma che sia anche determinata a far sì che il lavoro che lui ha compiuto non sia stato fatto invano. Questo le trasmette una enorme determinazione per affrontare gli ostacoli che incrocia. Vedi le sue difficoltà personali e i sacrifici che deve fare e vedi il suo lutto, e questo è meraviglioso perché vedi anche il lato vulnerabile di Peggy. Diventa più comprensiva e più umana grazie a questo.
Sul suo futuro marito
Beh, penso che la cosa grandiosa in merito al fatto che io l’abbia già interpretata alla fine della sua vita sia che noi sappiamo già… nella scena lei dice di aver vissuto una vita piena, e sappiamo che si è sposata e che ha avuto dei figli. Ha avuto una vita felice sia privata che lavorativa. Quello che c’è di grandioso nella situazione che abbiamo adesso è che abbiamo una opportunità, sappiamo che se lo show dovesse andare avanti per una seconda, terza, quarta, quinta stagione potremo esplorare tutti questi aspetti del suo carattere, perché sappiamo che ha vissuto una vita molto lunga e piena. Penso che nella prima stagione verranno piantati dei semi legati a quello che accadrà nella sua vita privata. Lei è aperta alla possibilità che possano entrare nuovi uomini nella sua vita, e approfondirà i rapporti con gli uomini che vedremo nella prima stagione. Ovviamente, il periodo è il 1946 ma nella seconda, terza, quarta, quinta stagione — se arriverà fino lì – potremo esplorare anche tempi diversi. Possiamo esplorare la fine degli anni Quarante, l’inizio dei Cinquanta, dei Sessanta, dei Settanta, degli Ottanta, fino ad arrivare ai giorni nostri. Ed è molto emozionante proprio per questo.
Marvel’s Agent Carter è ambientato nel 1946, ed è incentrato sull’agente Peggy Carter e sul suo lavoro per la Strategic Scientific Reserve, che la porta a svolgere missioni segrete insieme a Howard Stark (Dominic Cooper). Nel cast dello show troviamo anche Chad Michael Murray nei panni dell’agente della SSR Jack Thompson, James D’Arcy in quelli di Edwin Jarvis, il maggiordomo di Stark, e Shea Whigham sarà Roger Dooley il capo della SSR che supervisiona l’agente Carter. Recentemente si è aggiunta al cast anche Lindsy Fonseca, che impersonerà Angie Martinelli, – un’aspirante attrice che è anche la più cara amica di Peggy.
Fonti: IGN via Comic Book Movie
È necessario attenersi alla netiquette, alla community infatti si richiede l’automoderazione: non sono ammessi insulti, commenti off topic, flame. Si prega di segnalare i commenti che violano la netiquette, BAD si riserva di intervenire con la cancellazione o il ban definitivo.