Intervistati da TVGuide, Bryan Fuller e Michael Green hanno avuto modo di descrivere il loro approccio a una serie come American Gods, tratta dl celebre romanzo di Neil Gaiman. Secondo i due showrunner, gli episodi riserveranno sorprese tanto agli appassionati del libro quanto a coloro che non ne conoscono la storia. Vi riportiamo, qui di seguito, un estratto della loro intervista:

American Gods è un libro particolarmente lungo e narra una storia molto vasta. Che porzione del romanzo coprirà la prima stagione?

Fuller: Credo che le nostre prime conversazioni vedevano nel quinto episodio alcuni avvenimenti che, oggi, non accadranno fino all’eventuale seconda stagione. Su indicazione del network, abbiamo rallentato un po’ la storia e approfondito i personaggi, anziché andare a bruciare molte tappe del libro. Abbiamo personaggi assolutamente fantastici nello show, sui quali ci siamo concentrati per esplorare bene la loro caratterizzazione.

Green: Siamo stati abbastanza fortunati da ingaggiare chi volevamo nei ruoli giusti, dunque volevamo investire del tempo su di loro e rallentare leggermente la narrazione, a differenza di quanto avevamo pianificato nell’abstract. Ora vogliamo soffermarci un po’ sui personaggi che abbiamo amato.

Avete già settato le timeline per eventuali stagione future?

Fuller: Abbiamo idee molto fluide, e le stiamo mantenendo tali fino a che non otterremo un via libera per la seconda stagione.

Green: Per dare una risposta diretta, la prima stagione copre 130 o 150 pagine del libro, con alcuni salti e alcuni dettagli pescati da alcune pagine che sono più avanti.

Come avete adattato il romanzo in modo che lo show fosse fruibile sia per gli appassionati del libro e sia per coloro che non l’hanno letto?

Green: Abbiamo davvero tentato di ricreare per lo spettatore quella che è stata la nostra esperienza di lettori. […] Per noi, ha significato entrare in un mondo nel quale puoi credere che la magia esista, dove cose che possono soltanto essere sognate possono invece rivelarsi reali e dove la verità, lentamente, viene a galla intorno a te.

Le introduzioni di alcuni degli antichi dei sono spalmate tra gli episodi con spiegazioni relativamente ridotte. Non temete che chi non ha letto il libro possa sentirsi confuso da queste deviazioni dalla storia di Shadow e Wednesday?

Fuller: No, in effetti. Davvero, il nostro obiettivo come fan del libro è stato quello di ricreare la nostra esperienza di lettori, e proprio queste deviazioni sono state parte integrante di quest’esperienza. Per noi, limitarci a indagare solamente il punto di vista di Shadow e Wednesday sarebbe stato un po’ come non avvantaggiarsi delle grandi potenzialità di questo mondo.

Cosa ne pensate? Ditecelo nei commenti!

In American Gods, Shadow Moon (Ricky Whittle) esce dal carcere e incontra il misterioso signor Mercoledì (Ian McShane): un incontro che scatenerà una tempesta che cambierà il corso della sua intera vita. Sconfortato dalla recente morte della moglie (Emily Browning) e assunto come guardia del corpo di Mr. Mercoledì, Shadow si ritrova al centro di un mondo che si sforza di capire, un mondo nascosto in cui la magia è reale, in cui gli Antichi Dei temono sia l’irrilevanza e che il crescente potere dei Nuovi Dei. Mr. Mercoledì cerca di costruire una coalizione di Antichi Dei per difendere la loro esistenza in questa nuova America, e recuperare un po’ dell’influenza perduta.

Gli showrunner della serie sono Bryan Fuller e Michael Green. Fuller ha scritto anche alcuni episodi così come Neil Gaiman. Il pilot è stato scritto da Gaiman e diretto da David Slade.

Trovate tutte le informazioni Su American Gods sono disponibili nella nostra scheda.

Fonte: TVGuide