Il regista ha ricordato come avesse avuto appena 20 giorni per dirigere l’episodio, ma anche come l’apprezzamento immediato per lo script lo abbia attratto da subito verso la storia. Il lavoro è stato molto veloce, e in particolare il regista ha apprezzato il lavoro del production designer Joel collins, condotto a ritmi molto elevati. Il regista ha inoltre elogiato il lavoro del cast e in particolare l’apporto del protagonista Jesse Plemons. È stato l’attore ad avere l’idea di rasarsi i capelli, una scelta che in un primo momento aveva spaventato il regista, anche se poi tutto è andato secondo i piani.
Riguardo alla differenza stilistica tra il mondo virtuale e quello reale, Haynes ha puntualizzato come nel primo caso la camera è più bloccata, mentre nell’altro è più libera. Questo rapporto si annulla a poco a poco andando avanti nell’episodio, finché i due mondi collimano a livello stilistico. Sui riferimenti a Star Trek, il regista ha affermato di essere un grande fan della serie, e che questo lo ha aiutato molto. Ad esempio è stato lui a proporre a Charlie Brooker l’idea di vestie Michaela Coel con una “red-shirt” (lo stereotipo vuole che il tipo vestito di rosso muoia spesso nelle puntate classiche di Star Trek).
A proposito di presunte somiglianze tra lo scandalo degli abusi sessuali e l’abuso di potere del protagonista, anche contro le donne, il regista ha dichiarato che si è trattato in parte di un caso, dato che l’episodio è stato scritto l’anno scorso. D’altra parte il tema ha oggi una grande potenza, e Haynes si è detto contento di avere una grande attrice come Cristin Milioti nei panni della protagonista forte.
Oltre a Star Trek ci sono anche tre riferimenti a Star Wars: un’inquadratura di Cristin che si risveglia nella capsula medica (potete vederla qui sopra), che ne riprende una dal trailer di Rogue One; l’ambiente nel quale si muove il personaggio di Jimmi Simpson verso la fine dell’episodio ricorderebbe il tubo nel quale cade Luke nella Città delle Nuvole; e infine la battuta “portate quella cosa sul ponte”, pronunciata da Daly dopo che ha trasformato Michaela in un alieno, è una citazione di una frase che viene detta su Chewbacca in Una nuova speranza.
Infine, il regista ha dichiarato che amerebbe realizzare una serie tratta da USS Callister, e che lo considera come un ottimo pilot per una serie spaziale. In quel caso potrebbe riportare indietro il personaggio di Daly.
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Tutti gli episodi sono stati scritti da Charlie Brooker. Tutte le notizie e gli approfondimenti sulla serie sono disponibili nella nostra scheda.
Fonte: HR
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