Una delle prime proposte era stata quella si far vivere i protagonisti in un mondo in cui l’emergenza era durata solo due settimane, ma questa possibilità è stata scartata:
Ho avuto una reazione negativa in proposito perché così sembrava che i personaggi non fossero più legati al nostro mondo. E così perdono valore, è più difficile ridere con loro. Non sono più persone che hanno attraversato la stessa cosa di tutti gli altri. E questo invece fa parte del processo di accettazione, secondo me, sapere che queste persone che conosci hanno attraversato lo stesso periodo.
Quindi probabilmente la serie non si tirerà indietro e toccherà più da vicino l’argomento:
Ci sono cose che vale la pena esplorare. Le persone hanno perso il lavoro: il coniuge o il partner di uno dei nostri personaggi del cast ha perso il lavoro? Questa cosa mette una certa pressione economica su di loro? Questo li porta a storie divertenti su di loro che devono fare più lavori contemporaneamente o fare un lavoro notturno? Ci sono modi in cui possiamo provare a portare il mondo reale a Brooklyn senza che sia super tragico.
Non è confermato che l’ottava stagione tratterà necessariamente in questo modo la pandemia, ma le dichiarazioni di Dan Goor confermano la volontà di citare l’argomento nella serie.
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Fonte: THR
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