Ieri si è celebrato il ventesimo anniversario del debutto sugli schermi americani di Buffy, la serie creata da Joss Whedon diventata in breve tempo un cult.
Gail Berman, nel team dei produttori dello show con protagonista Sarah Michelle Gellar, ha recentemente rivelato che se Joss Whedon fosse coinvolto nel progetto non escluderebbe l’idea che in futuro venga realizzato un reboot o un revival dedicato alle avventure della giovane impegnata a salvare il mondo da vampiri, mostri e creature di ogni tipo.

Whedon ha però spiegato:

“La banca della nostalgia è così dannatamente sicura che possiamo continuare ad attingerne? Qualcuno deve andare avanti. Dobbiamo creare nuove cose in modo che le persone possano provare a fare il reboot”.

Lo sceneggiatore e produttore ha ricordato:

“Riporti qualcosa indietro e, anche se è esattamente buono come in passato, l’esperienza non può essere allo stesso livello. L’hai già vissuta e parte di quello che l’ha resa grandiosa era viverla per la prima volta. Devi essere all’altezza delle aspettative e adattarti al clima generale, che non è facile. Ho la fortuna che la maggior parte dei miei attori hanno ancora un aspetto meraviglioso, ma non sono preoccupato del fatto che diventino scricchiolanti. Sono più che altro preoccupato del fatto che lo diventi io come narratore. Non vuoi quel sentimento che avresti dovuto andartene prima del bis. Non lo escludo ma lo temo”.

Nemmeno David Boreanaz e Sarah Michelle Gellar sembrano disposti a un possibile ritorno: l’inteprete di Angel ha sottolineato che non ritornerebbe mai sul set.

Il regista ha però svelato che il suo obiettivo è quello di continuare a raccontare storie in stile Buffy:

“Sono ritornato perché volevo raccontare quello di cui ho sempre parlato: giovani donne che hanno potere e il peso causato da quel potere. Lo sto facendo con nuovi personaggi e sto imparando cose nuove mentre lo sto facendo”.

Joss ha quindi aggiunto:

“Quello che speravamo era di creare uno show che rendesse le persone più forti, qualcosa che facesse capire l’idea di una leadership femminile e internalizzarla come normale. E’ qualcosa di cui le persone mi hanno parlato più di ogni altra cosa negli ultimi anni. In quel periodo avere uno show con protagonista una ragazza non era la normalità”.

Fonte: TVGuide