Il 6 gennaio prenderà il via sulla NBC la nuova serie Emerald City, dedicata al mondo creato da Frank L. Baum.
Uno dei protagonisti del progetto, diretto da Tarsem Singh, è l’attore Vincent D’Onofrio con la parte del Mago di Oz.
Il sito Collider ha intervistato la star, rivelando qualche dettaglio sul suo coinvolgimento e sul lavoro compiuto sul set.
Scopriamo i dettagli:

  • Vincent ha espresso il suo interessamento alla parte non appena sono emerse le prime notizie e la conferma che Singh avrebbe girato tutte le puntate. Il produttore esecutivo David Schulner l’ha contattato ma D’Onofrio era consapevole che erano alla ricerca di qualcuno di diverso rispetto a lui. La sua determinazione l’ha però portato a ottenere gli script e ha preso il via una conversazione via e-mail con appunti e osservazioni, dando così alla star la possibilità di scoprire in che modo avrebbero delineato tutte le dieci puntate, andando subito d’accordo con la produzione e creando una collaborazione molto fruttuosa.
  • D’Onofrio conosceva da tempo Singh e, appena ha letto della creazione di Emerald City, ha subito pensato che sarebbe stata una serie fantastica. Il regista gli ha parlato di quello che avrebbe voluto fare con la serie e Vincent ha apprezzato l’approccio alla storia e l’entusiasmo del filmmaker, rimanendo conquistato dalla prospettiva di interpretare l’iconica parte.
  • Il mondo creato per lo show sarà completamente originale e raccontato dal punto di vista di Dorothy, alle prese con una realtà in cui ci sono diverse fazioni in lotta, un contrasto tra magia e scienza, e alcune regole da rispettare. La giovane incontrerà dei personaggi in evoluzione (il Mago, il Leone, l’Uomo di latta e lo Spaventapasseri). Fin dal primo script è stato possibile immergersi nel nuovo mondo e la sceneggiatura delineava in modo accurato le motivazioni dei personaggi.
  • La sua versione del mago sarà particolarmente interessante dal punto di vista psicologico perché sente molto il peso di non sentirsi utile e affronterà questioni molto umane, diverse da quelle mostrate nel classico del cinema.
  • Nella serie si scoprirà perché l’uomo si nasconde, i problemi che sta affrontando e i suoi dubbi. La sua psiche lo rende quello che è e nella sua realtà saranno importanti anche altri elementi. Le puntate inoltre mostreranno gli effetti del Mago sugli altri e della sua falsità.
  • Tarsem ha girato tutti i dieci episodi e questo ha aiutato a trovare il giusto approccio al personaggio nonostante le riprese non fossero in ordine cronologico. Il personaggio si è comunque evoluto durante le riprese.
  • Per il personaggio si è deciso di utilizzare una parrucca che fosse esagerata, per sottolineare come sia in realtà qualcuno che non è affatto. Vincent alle volte ha indossato una parrucca utilizzata per mostrare i capelli reali del personaggio e sopra un’altra per enfattizare questo dettaglio del suo look.
  • Poter interagire con gli altri personaggi è stato per D’Onofrio molto divertente e ha apprezzato moltissimo l’impegno e la bravura di Adria Arjona, ritenendola l’elemento chiave della serie. Joely Richardson è inoltre in grado di essere tecnicamente impeccabile, trovando subito il tono giusto per ogni situazione. Ana Ularu, infine, ha un approccio al lavoro simile a quello di Vincent quindi hanno potuto improvvisare sul set.
  • Tarsem Singh, secondo l’attore, è una persona molto interessante con cui lavorare: parla e si muove velocemente e non dice mai direttamente quello che vuole agli attori. Alle volte è difficile capirlo perché è troppo rapido nel parlare ma si riesce ugualmente a comprendere le sue indicazioni e a capire perché ha ragione. Secondo Vincent il regista capisce benissimo gli attori.

Che ne pensate? Seguirete la serie?

Fonte: Collider