Ieri sono state annunciate le nomination per la 71esima edizione degli Emmy Awards e, come sempre accade, nelle varie categorie si sono notati dei ‘grandi assenti’.

Nomi importanti come Stranger Things (la cui terza stagione è stata vista da oltre 40 milioni di account nei primi quattro giorni) e Big Little Lies, per fare un paio di esempi, non hanno potuto concorrere alla corsa per aggiudicarsi almeno una delle ambite statuette. Ma perché?

È presto detto. Per poter essere presa in considerazione per questa edizione degli Emmy, una serie doveva aver trasmesso il suo primo episodio tra il 1° giugno 2018 e il 31 maggio 2019. Va da sé, quindi, che ogni show che non ha debuttato entro tale arco di tempo sia rimasto escluso dalla competizione.

La terza stagione di Stranger Things, infatti, ha debuttato lo scorso 4 luglio, mentre la seconda di Big Little Lies ha preso il via il 9 giugno. C’è da dire che in quest’ultimo caso la HBO possa (probabilmente) aver messo in atto una strategia, dato che l’aver reso lo show non candidabile ha evitato che andasse in diretta competizione con Game of Thrones e la sua ultima stagione. E c’è da dire che le cose sono andate per il verso giusto, dato che la serie di David Benioff e D.B. Weiss si è aggiudicata ben 32 nomination, infrangendo così il record che NYPD Blue aveva ottenuto 25 anni fa.

Fonte: Variety