Il nuovo progetto sarà composto da gare locali che si svolgeranno in ognuno degli stati partecipanti per scegliere un cantante o un gruppo da proporre alle finali trasmesse in diretta nazionale e composte da tre turni.
Il produttore Anders Lenhoff ha spiegato a The Guardian:
Immaginate come se la musica fosse una disciplina olimpica e gli artisti di tutto il mondo arrivassero per gareggiare e conquistare l’oro. Quello è l’Eurovision Song Contest.
L’adattamento per il pubblico statunitense unirà più elementi, all’insegna dell’entusiasmo e della spettacolarità, ispirati al campionato di football con “gli aspetti artistici e la bellezza di performance di qualità mondiale”.
Per ora non è stato inoltre rivelato come verrà gestito il sistema di votazione che nella versione europea coinvolge il pubblico internazionale e impedisce di votare gli artisti della propria nazione.
L’Eurovision, come dimostra anche il recente film prodotto per Netflix, non esita nemmeno a dare spazio a performance più “folli” e a commenti ironici, elementi che lo hanno reso un appuntamento imperdibile per moltissimi spettatori che potrebbero forse non essere mantenuti.
Un elemento in comune tra le due versioni della gara conora è invece la regola che prevede che in gara non ci possano essere cover, ma solo brani originali.
L’edizione 2020 dell’Eurovision avrebbe dovuto andare in scena a Rotterdam, tuttavia l’emergenza Coronavirus ha costretto per la prima volta dal 1956 a cancellare l’appuntamento e rimandarlo al 2021.
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Fonte: The Guardian
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