FX ha annunciato che nel 2021 il 63% delle sue produzioni coinvolgerà registe e filmmaker appartenenti alla diversità, limitando quindi al 37% la presenza di uomini bianchi dietro la macchina da presa delle serie originali che verranno realizzate. Cinque anni fa le percentuali erano ben diverse con l’85% di presenza di uomini tra i registi.
John Landgraf ha parlato apertamente delle statistiche e delle strategie dell’emittente durante un panel dell’Edinburgh International TV Festival.

Il capo di FX Networks e FX Productions ha ammesso che si vergognava dei numeri emersi nell’analisi del 2015 compiuta da Maureen Ryan e inizialmente è rimasto sulla difensiva, facendogli però capire che i numeri dimostravano che il settore e la situazione erano profondamente sbagliate.
La scelta è stata quindi di ideare dei piani per migliorare la composizione dei team al lavoro sugli show, tra cui alcuni soluzioni economiche in caso di necessità. Landgraf ha sottolineato parlando di risultati ottenuti con show come Atlanta, Better Things, Mrs America, Pose e Snowfall:

La qualità del lavoro che abbiamo ottenuto da questo nuovo gruppo di registi è stata superiore al passato.

La ricerca di nuovi registi ha portato il team di produttori anche a contattare persone che lavoravano a teatro e in altre aree, come quella dei procedural:

Si è scoperto che i talenti si stavano nascondendo in bella vista.

John Landgraf ha però ammesso che c’è ancora molto lavoro da fare per assicurare la diversità dell’intera troupe:

Abbiamo del vero lavoro da fare al livello de produttori e dei vertici. Abbiamo bisogno di decisori. Voglio che la cultura di FX sia all’insegna di un’organizzazione all’avanguardia. Voglio che rappresenti un microcosmo della nazione. Vogliamo realmente che le nostre produzioni abbiano l’aspetto della popolazione degli Stati Uniti. Non abbiamo risolto il problema, ma abbiamo iniziato il processo necessario a risolvere il problema, è arrivato il momento che questo settore cambi.

Che ne pensate della scelta di FX di dare spazio alle donne e alla diversità nelle proprie produzioni? Lasciate un commento!

Fonte: Deadline