Nell’episodio di Game of Thrones andato in onda domenica, intitolato High Sparrow, Jon Snow ha dovuto prendere una difficile decisione.
Kit Harington, interprete del personaggio, ha spiegato le difficoltà avute nell’interpretare i momenti in cui il giovane ha deciso di punire Janos Slynt con la morte, dopo che l’uomo ha rifiutato un ordine diretto.

L’attore ha raccontato:

“C’è una grandiosa contrapposizione rispetto alla situazione in cui si trovava Jon nella seconda stagione, quando ha catturato Ygritte e sapeva che avrebbe dovuto ucciderla ma non poteva farlo perché era una persona troppo buona. In quel momento ha provato la stessa cosa. Sta pensando: ‘Posso uccidere un uomo a sangue freddo?’. E questa volta lo fa. E’ un grande cambiamento per Jon”.

Kit ha poi ricordato che, in un certo senso, ha quasi trovato un po’ di giustizia per la morte di Ned Stark perché era Slynt a guidare il gruppo che ha arrestato l’uomo nella prima stagione:

“Ritengo che Jon sappia, in qualche modo, che Slynt non è un uomo giusto e ha compiuto delle cose cattive e quello gli permette di avere la forza di farlo”.

Il fatto che attualmente morte, decapitamenti e violenza siano molto presenti sui media a causa dei fondamentalisti islamici ha reso complicato per Harington girare quella scena:

“Sembrava un momento molto oscuro a causa delle news attuali, quello che accade continuamente. E lo sto facendo davanti a una telecamera, non sembrava veramente giusto”.

Nel mondo medievale era però una forma di esecuzione molto comune e per questo l’attore considera corretto aver realizzato quella sequenza:

“Non ti puoi nascondere dall’orrore degli eventi drammatici e dalle cose che si vedono nei telegiornali ogni giorno. Ma mostrare Jon che lo fa, a prescindere dalle ragioni giuste o sbagliate… questo è un personaggio che amo ed è veramente importante per questa storia, e vederlo commettere questo omicidio a sangue freddo, quello per me è stato il momento più controverso di questa stagione”.

Fonte: EW