Addio a Sergio Matteucci, storica voce delle telecronache di Holly e Benji, il celeberrimo anime che, per anni e fino al recente remake arrivato sempre su Italia 1 lo scorso dicembre, ha cresciuto un paio di generazioni d’italiani.

Sergio Matteucci si è spento a Roma all’età di 89 anni dopo una carriera che ha spaziato dalle telecronache di fiction di Holly e Benji a quelle autentiche della serie A. Anni fa aveva rivelato in un’intervista a Il Foglio: “I testi della telecronaca me li scrivevo da me, spesso andavo a braccio”.

In aggiunta a Holly e Benji la sua voce è stata ascoltata anche in altri storici anime come Sampei, Lady Oscar, Candy Candy e Belle e Sebastien, senza dimenticare lungometraggi come Rocky 2, Toro Scatenato, Cinderella Man, Scarface. In ambito di calcio televisivo in carne e ossa ha lavorato a Domenica Sprint nei servizi dallo Stadio Olimpico di Roma e come radiocronista di Tutto il Calcio Minuto per minuto nella stagione 1982-1983.

 

 

Holly e Benji è tratto dal manga Capitan Tsubasa. Come ci ricorda Wikipedia:

(キャプテン翼 Kyaputen Tsubasa?) è uno spokon manga sul calcio, ideato da Yōichi Takahashi nel 1981. Il fumetto narra la storia di Tsubasa Ozora, un fuoriclasse del calcio giapponese che, dopo essere cresciuto nella scuola Nankatsu, a 15 anni lascia il Giappone per avventurarsi nel calcio brasiliano e, successivamente, diventa professionista in Brasile prima e in Europa poi.

Il manga si compone di cinque serie principali, Capitan Tsubasa, World Youth, Road to 2002, Golden-23 e Rising Sun, e di numerosi speciali e one-shot più brevi. Le prime tre serie hanno dato vita in seguito ad altrettante serie anime, trasmesse in italiano con il titolo Holly e Benji. Sono stati realizzati anche cinque film su Capitan Tsubasa.

Capitan Tsubasa ha riscosso molto successo sia in Giappone che nel resto del mondo. In Italia è una delle serie più amate[1]. Capitan Tsubasa ha contribuito a diffondere il calcio in Giappone[2][3] e molti ritengono che sia stato uno dei fattori che hanno contribuito al miglioramento di prestazioni della nazionale nipponica[2][4]. Molti calciatori famosi come Hidetoshi Nakata[5], Alessandro Del Piero[6], Fernando Torres, Lukas Podolski, Thierry Henry, Gennaro Gattuso, Alexis Sánchez e Andrés Iniesta, sono stati ispirati dalla serie, che ha contribuito a far nascere e crescere in loro la passione per il gioco del calcio.

Cosa ne pensate? Ditecelo nei commenti!