Nonostante la terza stagione di Homeland si sia conclusa in modo molto chiaro, lo showrunner Alex Gansa ha raccontato che molte persone continuano a chiedergli se in futuro il personaggio di Damian Lewis ritornerà negli episodi della seri di Showtime.

Lo showrunner ha raccontato che le ipotesi sono alimentate da un evento realmente accaduto:

“Ricevo così tante e-mail di una storia apparsa nei giornali che riguarda un uomo impiccato in Iran che in realtà era ancora vivo e le cui dita hanno iniziato a muoversi mentre si trovava nell’obitorio”.

Brody, tuttavia, è sicuramente morto e non riapparirà nei prossimi episodi, come ha confermato Alex durante un panel dell’Academy che si è svolto ieri negli Stati Uniti.

Gansa ha spiegato:

“In realtà abbiamo cercato di liberarci di lui fin dalla prima stagione”.

L’idea iniziale era però diversa:

“In origine avevamo pensato che Saul avrebbe ucciso Brody (Mandy Patinkin). Ma è diventato chiaro che la Carrie di Claire doveva mandare la sua anima gemella in un posto da cui era impossibile ritornare”.

Lo showrunner, per un periodo, aveva tuttavia pensato alla possibilità di mantenere in vita il personaggio interpretato da Damian Lewis facendogli chiedere asilo politico in Iran.

Le riprese della quarta stagione di Homeland inizieranno durante l’estate a Cape Town e Claire Danes ha spiegato che probabilmente proverà tristezza per la mancanza del suo amico e collega:

“Non penso che me ne renderò conto fino a quando non inizieremo di nuovo a girare e Damian non sarà lì a prendermi in giro mentre ci trucchiamo. Penso che Carrie abbia accumulato molte emozioni. E sfrutteranno la situazione per tutta la stagione…Realisticamente, Brody era spezzato in un modo tale da non poter essere riparato. Quale era il suo posto nella società?”.

Alex ha quindi spiegato:

“Tutti mi chiedono perché funziona lo show e funzionava grazie a Claire e Damian”.

Il feeling tra i due attori è stato, secondo lo showrunner, uno degli elementi vincenti dello show.

Fonte: The Hollywood Reporter