Non dite a Kevin Williamson che Stalker, la sua nuova serie che verrà trasmessa dalla CBS, ha dei punti in comune con The Following (FOX), perché lui potrebbe non gradire il paragone.

Stalker è un thriller psicologico incentrato su una coppia di detective, interpretati da Dylan McDermott (American Horror Story) e Maggie Q (Nikita), che affrontano casi di stalking per la Threat Management Unit della Polizia di Los Angeles.

Parlando dello show nel corso del press tour dei TCA, Williamson ha detto chiaramente: “Nella mia mente sono mele e arance. The Following è stato ideato come un popcorn thriller, una novella con colpi di scena e svolte, e ha quei punti taglienti di violenza. Stalker è un procedurale. E’ uno show completamente differente a livello di tonalità. E’ inquietante.”

L’idea di Stalker è nata prima di quella di The Following. Williamson pensò al concept già nel 1998, dopo Scream 2, quando nella vita reale si dovette relazionare direttamente con la Threat Management Unit (TMU) per gestire una situazione con un suo fan eccessivamente zelante. Williamson ha poi avuto più di recente una conversazione con Nina Tassler, presidente della CBS, nella quale – parlando della serie – ha poi scoperto che il network stava proprio cercando un horror proprio come Stalker.

Punzecchiato da un giornalista che gli ha fatto notare che sembra avere un debole per la violenza stilizzata, dati i precedenti con Scream e The Following, Williamson ha detto: “Non penso a me stesso come qualcuno che scrive e realizza violenza stilizzata. Io guardo al montaggio alla Dawson’s Creek [alla fine della puntata]. Guardo al momento che viene dopo la paura.

Sebbene Stalker avrà dei toni molto dark, ci sarà anche spazio per momenti ‘più leggeri’, perché la beffa di McDermott e Maggie Q’ “è il voler mantenere tutto reale. Nei momenti più dark qualcuno fa la battuta più diverente. Probabilmente ci sarà anche un po’ di dark humor”.
E, sebbene molte vittime sono delle donne, Williamson ha chiarito che vuole che nella serie ci sia un equilibrio tra loro e gli uomini: “Non voglio che sia uno show indirizzato alla violenza sulle donne. Chiunque può essere uno stalker e chiunque può essere una vittima“.

Fonte: THR