Il caratteristico suono della intro di tutti i programmi di Netflix è diventato quasi parte della quotidianità di molti, ma da dove nasce? La vicenda dietro la scelta del suono è stata ricostruita nell’ultima puntata del podcast Twenty Thousand Hertz di Dallas Tyler, nel corso della quale è intervenuto Todd Yellin. Si tratta di uno dei responsabili della programmazione di Netflix, attivamente coinvolto anni fa nella ricerca del suono ideale da associare al logo della piattaforma.

Potrebbe stupire molti il fatto che all’inizio era stato considerato il verso di una capra:

Mi piaceva il suono di una capra. Era divertente. Era strano. Era la nostra versione di Leo il leone (dal logo della MGM, ndr).

In ogni caso – purtroppo o per fortuna, non lo sapremo mai – si scelse infine per il famoso “ta-dum” che tutti conoscono. Ad aiutare nella scelta è stato Lon Bender, sound designer e vincitore del premio Oscar. L’obiettivo dichiarato, ha svelato Yellin, era quello di far pensare allo spettatore: “Wow, sto per essere sorpreso”. Da parte sua, Bender ha spiegato che il suono è quello del suo anello di matrimonio che sbatte contro un armadio di legno. Ad accompagnarlo c’è un suono sordo, e anche il suono alla rovescia di una chitarra elettrica. La scelta era tra 20 o 30 opzioni messe sul tavolo da Tanya Kumar, responsabile del Brand Design di Netflix. Quel che era certo fin dal principio era che il suono dovesse essere qualcosa di breve, perché gli spettatori non avrebbero voluto aspettare troppo.

Al podio finale arrivarono come scelte il sopracitato verso della capra, e anche il suono di una bolla che risale dalle profondità dell’oceano. Il test finale da parte di Yellin fu di far ascoltare i suoni sulla figlia di dieci anni, che scelse senza esitazione quello dell’anello.

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Fonte: EW

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