La terza stagione di Mindhunter sembra destinata a non essere realizzata: David Fincher ha infatti dichiarato a Vulture che “probabilmente” il progetto si è concluso definitivamente.

Il regista, che era coinvolto anche come showrunner e produttore, ha dichiarato:

Per i dati di ascolto che aveva era uno show costoso.

Fincher ha proseguito la sua collaborazione con Netflix con il film Mank, in uscita il 4 dicembre, e ha spiegato:

Ne abbiamo parlato ‘Finisci Mank e poi vedremo come ti senti’, ma onestamente non penso che potremo realizzarla con un budget inferiore alla seconda stagione. E, per certi aspetti, si deve essere realisti sul fatto che i dollari devono essere alla pari con gli occhi.

Un portavoce di Netflix, commentando le parole del filmmaker, ha confermato che attualmente non c’è il progetto di realizzare una terza stagione di Mindhunter, non escludendo tuttavia un ritorno sugli schermi “forse tra cinque anni”.

Nel mese di gennaio i contratti di Jonathan Groff, Holt McCallany e Anna Torv erano stati sciolti a causa degli impegni di Fincher con Mank e la serie animata Love, Death & Robots. Lo show, all’epoca non era stato cancellato, ma la terza stagione era stata posticipata a data da stabilirsi.

Fincher ha inoltre rivelato che dopo una prima stagione senza showrunner aveva coinvolto, sviluppando le nuove puntate, Courtenay Mills, diventata co-showrunner:

Ma si tratta di una settimana di lavoro da 90 ore. Assorbe ogni aspetto della tua vita. Quando ho terminato il lavoro ero piuttosto esausto e ho detto ‘Non so se ho la forza ora di pensare alla terza stagione’.

La serie raccontava la storia degli agenti dell’FBI e degli psicologi che hanno lavorato nel dipartimento di scienze comportamentali nel tentativo di capire meglio i motivi dei serial killer per prevederne le azioni e individuarli prima che uccidano di nuovo.

Che ne pensate? Siete dispiaciuti all’idea che la terza stagione di Mindhunter non verrà realizzata?

Fonte: TVLine

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