MTV si prepara a riportare la musica e i video musicali nel suo palinsesto dopo che negli ultimi 15 anni ha cambiato radicalmente linea editoriale proponendo un gran numero di reality tv e, più recentemente, serie televisive indirizzate a un pubblico di adolescenti e young-adult.

Lo annuncia Sean Atkins, da circa un anno presidente del network, presentando una intera lineup di nuovi programmi in sviluppo. Tra questi, una serie con performance dal vivo che rappresenta un vero e proprio ritorno alle origini per il network. In lavorazione ci sono anche ben 14 nuove serie legate alla musica e alla cultura giovanile:

Vedrete un rafforzamento del nostro legame con la cultura popolare, esploreremo nuovi format e faremo cose inattese. Siamo all’inizio del viaggio.

Un drastico cambiamento che derivadal crollo del 20% in inserzioni pubblicitarie dal 2013 al 2015:

Abbiamo visto tante, tante volte la storia di un grande network che si trova a un punto di non ritorno e che riesce a ritrovare la retta via riflettendo sulle proprie origini, è successo praticamente a tutti i network. È questo il viaggio che sta intraprendendo MTV. Non sarà breve e non sarà semplice, ma ne usciremo più forti di prima.

La rivoluzione includerà anche MTV News, che verrà ripensato coinvolgendo giovani sceneggiatori e opinionisti pronti a parlare di politica e cultura pop attraverso storie, video e podcast, e un nuovo programma sugli universitari intitolato mtvU.

Wonderland sarà un programma musicale, uno show dal vivo che sarà ambientato a Los Angeles, in uno spazio composto da varie stanze dove si esibiranno musicisti e comici: una piattaforma per esplorare nuovi territori. È stato dato il via libera anche a un programma intitolato Studio 24 nel quale un artista famoso e un talento misterioso verranno accoppiati per realizzare una canzone in 24 ore. Ci sarà poi la serie documentaristica Year One incentrata su un anno importante nella vita di una superstar.

Non solo: MTV ha dato il via libera al revival di MTV Unplugged, forse la dimostrazione più importante della volontà di tornare alle origini. Negli anni novanta lo show aveva ospitato artisti come i Nirvana, Pearl Jam, Lauryn Hill e Bob Dylan.

Fonte: Variety