Il San Diego Comic-Con ha ormai superato da anni i confini del Convention Center con eventi paralleli che non hanno nulla da invidiare ad una delle più famose kermesse al mondo dedicata alla cultura pop.

Tra le tante iniziative spicca in particolare quella portata a San Diego da The Nerd Machine, una compagnia statunitense fondata da Zachary Levi, il protagonista della serie TV Chuck, che – a partire dal 2011 – ha creato il Nerd HQ, un evento parallelo al SDCC con il fine di supportare Operation Smile, un programma medico che si occupa di curare nel mondo i bambini nati con il labbro leporino ed altri malformazioni facciali che non potrebbero altrimenti sostenere il costo dell’operazione che può regalare loro un nuovo  sorriso.

Dopo un’iscrizione gratuita al sito del Nerd HQ, chiunque può accedere gratuitamente alla struttura che ospita l’evento, riposare per qualche ora dalle fatiche del SDCC, usare il Wi-Fi gratuito, ricaricare il proprio cellulare, giocare con le anteprime esclusive di videogame non ancora in commercio offerte in esclusiva alla manifestazione o acquistare online, per la modica cifra di 22 $, i biglietti per i molti panel organizzati con alcuni degli ospiti più attesi del Comic-Con, potendo vedere i propri beniamini in un contesto molto più intimo e meno confusionale del vicino Convention Center.

Non lasciatevi ingannare però, la manifestazione è talmente ben organizzata ed è ormai diventata così popolare che acquistare i biglietti per questi attesi panel non è meno complicato che aggiudicarsi il pass per il SDCC, come sempre ci vogliono dita veloci, un’ottima connessione Internet e una certa dose di fortuna. Fortuna che ci ha permesso di essere presenti ad uno dei panel tra i più attesi del Nerd HQ, quello con l’uomo del momento, nonché mattatore di Facebook, Stephen Amell, il protagonista della serie Arrow.

Tutti i panel o le “conversation”, come vengono chiamate, a partire dallo scorso anno, sono trasmesse in streaming e postate poi su You Tube, ma poche emozioni sono paragonabili al piacere di poter conversare in un contesto tanto intimo con personaggi che sarebbero altrimenti irraggiungibili. Nello specifico gli argomenti trattati con Amell sono stati molteplici e solo marginalmente hanno riguardato la serie di cui l’attore è protagonista.

Considerato il suo impegno nel sociale – Amell ha raccolto milioni di dollari grazie a una serie di campagne di beneficienza per Fuck Cancer che supporta la ricerca contro il cancro – alcune domande vertevano proprio sull’apertura di una nuova campagna (la terza) che coinvolge ormai un numero sempre più crescente di star, compresi i protagonisti della serie Supernatural.

Non potevano mancare ovviamente domande sul suo ruolo di Casey Jones in Tartarughe Ninja – Fuori dall’Ombra, uscito in Italia il 7 luglio 2016, Amell ha detto in proposito di essere sempre stato un fan della serie animata e che nell’allenarsi per la parte ha tenuto fortemente al fatto che Casey avesse uno stile di combattimento molto diverso da quello di Oliver Queen in Arrow e che i due personaggi, a causa della loro esperienze diverse, non fossero percepiti come simili dal pubblico.

San Diego Comic-Con

Per quanto concerne invece Arrow, l’attore si è soffermato a parlare di Oliver Queen sottolineando come ultimamente si fosse “perso” e che questa condizione lo aiuterà, nella quinta stagione, a dare nuova vita al fondamentale rapporto che l’uomo ha con la sua città, Star City, al fine di mantenere la promessa fatta al padre di rendere le cose migliori di quanto lui le abbia lasciate morendo. Il grande cattivo della stagione, ha aggiunto Amell, “è un risultato diretto di azioni che Oliver ha preso nella prima stagione e per me questo non significa la fine dello show, ma di un capitolo. Questo era un viaggio che era stato concepito come un cammino di cinque anni e sento che se riusciremo a fare le cose correttamente, avremo la possibilità di dare vita a qualcosa di nuovo”.

Quando gli sono state chieste due verità e una bugia sulla prossima stagione Amell ha risposto: “Oliver uccide una mezza dozzina di persone nel primo episodio, Flashpoint avrà un effetto su Diggle [cosa che sappiamo essere vera grazie a David Ramsey, ospite del panel del SDCC Fan Favoreites di TV Guide] e Moira è viva”.

Per quanto concerne invece il ruolo di sindaco di Oliver, Amell ha ammesso che sarà un pessimo amministratore pubblico, perché è solo, non ha un team, quindi tutte le responsabilità che ha come Green Arrow monopolizzeranno il suo tempo, non lasciandogli l’opportunità di essere anche un buon sindaco.

All’inizio della stagione Felicity Smoak cercherà di convincerlo a mettere insieme un nuovo team

All’inizio della stagione Felicity Smoak cercherà di convincerlo a mettere insieme un muovo team, mentre Oliver vorrebbe tornare a come erano prima le cose, rifiutando inizialmente di cambiarle, quindi sia Felicity che Thea si prenderanno sulle spalle la responsabilità del lavoro che Oliver dovrebbe fare come primo cittadino.

Amell spera inoltre di poter onorare la natura liberale del supereroe che interpreta, facendola trasparire in Oliver Queen come sindaco, anche se questo potrebbe rendere lo show un po’ impopolare. L’attore ha anche raccontato di come si sia preso un momento con tutto il cast della serie, la sera prima, per dire loro quanto si senta fortunato a lavorare con ognuno loro, soprattutto in vista del traguardo del 100° episodio che sarà girato proprio nella stagione entrante.

Non poteva mancare, da parte dell’attore, qualche considerazione personale sul suo ruolo di personaggio pubblico e su cosa voglia per se stesso nei prossimi anni. Amell ha espresso il desiderio di poter creare qualcosa di sempre più significativo grazie a Nocking Point, la vigna creata con un socio in California che produce da un paio di anni il loro vino, e ai suoi fan e le campagne di beneficienza delle quali si è occupato e di cui spera di continuare ad occuparsi nel futuro. L’attore ha inoltre scambiato il proprio cappello con quello di un militare della Marina della Coastal Riverine Group One, che si occupa di operazioni anti terrorismo fuori e dentro i confini statunitensi e che si è congratulato con Amell per la sua integrità, parole alle quali l’attore ha risposto con un sincero ringraziamento, dicendogli che il suo regalo e le sue parole hanno reso migliore la sua esperienza a San Diego. L’attore non poteva inoltre non parlare della figlia Mavi, che mostra spesso con lui sui social, raccontando che se la piccola indossa qualche costume da principessa della Disney, si rifiuta di rispondere quando viene chiamata con il proprio nome e lo ascolta solo se la apostrofa rivolgendosi a lei con il corrispondente nome della principessa del vestito che sta indossando in quel momento.

Quando il panel si avvicinava ormai alla fine è giunto sul palco anche il padrone di casa, Zachary Levi, che ha salutato il suo ospite e il pubblico ed i due, senza anticipare nulla, hanno promesso qualcosa di davvero speciale per il Nerd HQ del prossimo anno.

Potrete rivedere tutto il panel di Stephen Amell qui sotto:

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