Tra i vincitori dei premi Peabody Awards 2020, organizzati dal Grady College of Journalism and Mass Comunication della University of Georgia, ci sono anche Chernobyl e Dickinson.

La miniserie della HBO è tra i titoli vincitori nella categoria dedicata all’intrattenimento. Il progetto è stato premiato per la sua capacità di “mostrare cosa accade quando la scienza viene censurata a scapito della vita delle persone e offre un’audace testimonianza dell’umanità, del coraggio e della sofferenza di cittadini comuni alle prese con circostanze straordinarie”.

Gli altri titoli premiati sono:
David Makes Man: la serie in onda su OWN creata da Tarell Alvin McCraney trasporta gli spettatori nel mondo di un talentuoso quattordicenne afroamericano che cresce nel sud della Florida.

Dickinson: lo show ideato da Alena Smith per Apple TV+ affronta la vita della poetessa e scrittrice Emily Dickinson con una prospettiva e una sensibilità contemporanee, e una colonna sonora del diciannovesimo secolo. Gli organizzatori del riconoscimento hanno sottolineato:

Hailee Steinfeld offre una performance in grado di distinguersi in uno show che eccelle nell’essere divertente e dotato di un’energia scoppiettante e una folle originalità.

Fleabag: la serie di Phoebe Waller-Bridge prodotta da All3Media International Limited e Amazon Studios viene lodata per aver trovato nuove dimensioni creative nella seconda stagione, riuscendo a rimanere “giocosa e devastante, esilarante e significativa”.

Ramy di Ramy Youssef, prodotta per Hulu, è stata apprezzata per la sua capacità di raccontare la vita del protagonista nel New Jersey dando spazio alla tensione esistente tra fede e secolarismo, tra Oriente e Occidente, e tra uomini e donne.

Stranger Things dei fratelli Matt e Ross Duffer è stata apprezzata per la sua capacità di rendere omaggio agli anni Ottanta per dare spazio nella terza stagione all’inclusività e al divertimento rimanendo “in parte fantascienza, in parte horror, in parte cospirazione governativa”, mantenendo gli spettatori incollati alle loro sedie.

Succession viene apprezzata per la capacità di Jesse Armstrong di raccontare il mondo dei mezzi di comunicazione e di una famiglia disfunzionale, oltre per la capacità di regalare le incredibili interpretazioni di Brian Cox, Kieran Culkin, Sarah Snook e Jeremy Strong.

Unbelievable ha portato sullo schermo una storia vera e Susannah Grant, Ayelet Waldman e Michael Chabon hanno saputo mostrare come si dovrebbe indagare sulla violenza sessuale durante l’epoca #MeToo, mostrando come dovrebbe comportarsi la polizia e il modo in cui si dovrebbe indagare. Le interpretazioni di Toni Collette, Merritt Wever e Kaitlyn Dever sono state inoltre lodate sottolineando che la serie “serve come modello per come i narratori possono implorare la società a credere alle donne e come dobbiamo cambiare il nostro modo di parlare di violenza sessuale”.

La serie di Damon Lindelof Watchmen offre nuove risposte alle domande classiche dei fumetti su cosa voglia dire nascondere la propria identità e diventare un supereroe, oltre a offrire un’onesta e provocatoria riflessione sulla violenza di tipo razziale, il ruolo della polizia e come gli americani comprendono il proprio posto nel mondo in seguito a un disastro di portata globale.

L’ultimo titolo premiato è When They See Us con cui Ava DuVernay racconta la storia dei Central Park Five dando spazio nella miniserie Netflix a come la vita delle persone possa essere rovinata da pratiche inumane, ingiustizia razziale e violenza.

Un premio speciale è stato assegnato alla serie animata I Simpson, in grado di diventare lo show più longevo e conosciuto al mondo, per la capacità di rispettare l’intelligenza del proprio pubblico ed essere rimasto “divertente, fresco e intuitivo”.

Fonte: Deadline