Damon Lindelof, durante una recente intervista rilasciata a The Hollywood Reporter, ha parlato del suo lavoro e di come ha sviluppato The Leftovers.
Damon ha infatti raccontato:

“Penso ci si qualcosa di molto interessante a proposito del nostro lavoro. Mi considero uno scrittore. E’ così che mi sento. E come risultato di questo sono diventato un produttore”.

Lindelof ha rivelato anche qualche dettaglio di come compie il suo lavoro di showrunner:

“Sono inoltre emotivamente in sintonia quell’idea di sentire il bisogno di avere l’approvazione unanime dei miei collaboratori creativi quando si tratta di confermare che un’idea sia grandiosa. Quando sono tra gli sceneggiatori sento costantemente di doverli convincere tutti. Ho bisogno di sapere che una cosa è buona”.

Parlando di The Leftovers, lo showrunner della serie della HBO ha rivelato:

“E’ stato costruito in una specie di enclave veramente bianca e di periferiera, e c’era quello a cui mi riferirei in modo affettuoso come “problemi della gente bianca””.

Per equilibrare questa idea, la seconda stagione è stata sviluppata partendo da uno spunto preciso:

“Introdurremo una famiglia nera e lo faremo in Texas. La HBO ha amato l’idea ed eravamo super entusiasti dell’idea e poi è arrivato Empire. Ci ha quasi fatto cambiare idea perché sembrava che stessimo cercando di salire sul carro dei vincitori”.

I nuovi episodi, tuttavia, avrà un intero gruppo di nuovi personaggi.

Fonte: The Hollywood Reporter