Intervistato da Entertainment Weekly, il produttore e sceneggiatore Tim Minear ha parlato del suo attuale impegno con American Horror Story, ma si è anche prestato a una serie di domande su un ipotetico ritorno in onda di Firefly. Ovviamente si è trattato più di un “gioco” di EW, dato che al momento nessuno ha parlato di riportare in vita la serie e star come Nathan Fillion e il regista Joss Whedon sono molto impegnati.

Quali sono le possibilità di vedere realizzarsi questa cosa?
Non escluderei mai questa possibilità. Il fatto che sia stato fatto anche un film, dopo lo spettacolare fallimento sulla Fox, è stato un miracolo. Riportare insieme il team per una nuova avventura? Chi può dirlo? Mi piacerebbe e sarebbe grandioso. Tutti hanno i loro rispettivi progetti e questo sarebbe un impedimento. Si tratterebbe di coordinare gli impegni di tutti quanti.

Se dovesse accadere, quale sarebbe la forma più probabile?
C’è una serie che negli ultimi anni ha reinventato il format in termine di serie a limitato numero di episodi. Provo a pensare al nome di quella serie… ah, si. American Horror Story! Non devono essere per forza 13 puntate. Sherlock ci riesce.

Ci sono mai state vere trattative per riportarlo in vita negli anni recenti?
Nessuno ha parlato con me di questo. Io e Joss avevamo discusso di una specie di spinoff, ma questo forse è accaduto otto anni fa.

Come mai c’è così tanta passione da parte dei fan?
Questa è una di quelle cose a cui non si riesce a rispondere. I fan della fantascienza sono una razza definita, ma non si tratta solo di fan che non vogliono abbandonare qualcosa. Credo che sia per qualcosa che riguarda il materiale e quei personaggi e del tipo di persone che si avvicinano a serie come Firefly.

Fonte: EW