Come nelle grandi serie americane anche in Gomorra 2 accade che, nonostante il lavoro sia rigidamente diviso tra i reparti, gli attori al procedere delle stagioni abbiano un minimo di influenza sui personaggi, cioè che la loro conoscenza dei caratteri (data dall’averli interpretati) è ascoltata da registi e sceneggiatori.

Alla vigilia della messa in onda dei primi episodi di Gomorra 2 su Sky Atlantic HD (domani alle 21.10) abbiamo parlato con due dei volti più noti della prima stagione che hanno un ruolo da protagonista anche nella seconda, per capire in cosa abbiano influito.

Ciro (Marco d’Amore) e Genny (Salvatore Esposito), arrivati ad essere da amici, nemici e ora rivali in questa nuova stagione avranno dei toni e delle sfumature in più che vengono dagli attori che li interpretano.

MARCO D’AMORE: “La direzione in cui va il personaggio mi interessa moltissimo, anzi non ti nascondo che sono anche più attratto dal processo di scrittura e produzione che da quello recitativo, tant’è che ho esordito con Un posto sicuro proprio in questo senso. Per Gomorra 2 sono stato interpellato in fase di ideazione e c’è stato uno scambio molto creativo riguardo le linee da seguire, anche se io intervengo su piccole cose, di certo non sui grandi archi narrativi.
Un esempio lampante riguarda il rapporto tra Ciro e la figlia, ho suggerito cose che mi vengono dal mio vissuto ma anche dalle intuizioni che ho avuto leggendo la sceneggiatura. In buona sostanza ho pensato si potesse immaginare che questa bambina non fosse solo una vittima ma, come del resto spesso capita alle famiglia di camorra, che si sostituisse alla madre. Quando ho lanciato quest’idea si è creato una vertigine di eccitazione e l’abbiamo subito inserita”.

Dall’altro lato Genny inizia la stagione (nelle prime due puntate almeno) in una veste un po’ diversa da quella in cui l’avevamo lasciato, calmo e silenzioso. Proprio a questo riguardo Salvatore Esposito aveva avuto un’idea.

SALVATORE ESPOSITO: “Io l’ho sempre detto che questo sarà un Genny diverso, un Genny 3.0. Ha la consapevolezza di quando acquisici potere e abbatti le tue paure. Per questo io mi sono battuto per un nuovo cambiamento fisico in questa stagione. Ho messo su 7 Kg di muscoli. Il motivo è che ora che Genny è più silenzioso e meno rabbioso, volevo ci fosse una presenza fisica che non puoi non avvertire, una prestanza e una forza che fossero evidenti.
Nel secondo episodio già sì trova in pericolo assieme al padre e se lo carica sulle spalle, e quello pesa 100 e passa Kg. In tutta quella lunga sequenza non parla mai ma sì capisce che tutto il suo potere dal fisico”.

***

Realizzata in 32 settimane di riprese, con oltre 200 attori e più di 3.500 comparse e una troupe di oltre 600 persone, la seconda stagione della serie ha fatto tappa in Italia, tra Napoli, Roma e Trieste, in Germania e in Costa Rica, utilizzando più di 400 location, per una produzione televisiva  di livello cinematografico.

Gomorra – La serie, nata da un idea di Roberto Saviano, è prodotta da Sky Atlantic, Cattleya e Fandango, in collaborazione con Beta Film. Alla regia della seconda stagione Stefano Sollima (Romanzo Criminale – La serie, ACAB, Suburra), a cui è affidata anche la supervisione artistica con Claudio Cupellini (Lezioni di cioccolato, Una vita tranquilla, Alaska), Francesca Comencini (Lo spazio bianco, Un giorno speciale), e Claudio Giovannesi (Alì ha gli occhi azzurri). Quattro registi a dirigere uno straordinario cast di attori, con esordienti che si mischiano ad attori professionisti: agli ormai acclamati protagonisti della serie Marco D’Amore, Fortunato Cerlino, Salvatore Esposito, Marco Palvetti si uniscono per la seconda stagione Cristina Donadio e Cristiana Dell’Anna. Il coordinamento editoriale è di Stefano Bises e Leonardo Fasoli, che firmano la sceneggiatura della seconda stagione con Ludovica Rampoldi e Maddalena Ravagli.

Questa la sinossi ufficiale:

La prima stagione si è conclusa con l’apertura di un grande vuoto di potere. Pietro che evade dal furgone penitenziario, i ragazzi di Genny Savastano caduti nell’imboscata di Conte e Ciro che spara a Genny: l’era del clan Savastano, che un tempo regnava incontrastato su Napoli Nord, sembra finita e tutte le forze in campo avranno finalmente la possibilità di dire la loro.
A contendersi quello che una volta era il regno dei Savastano, sono in tanti. A partire da Ciro, “l’Immortale”, che da subito riprenderà a tramare nell’ombra, esplorando vecchie e nuove alleanze, con l’obiettivo di compiere il grande salto a cui ha sempre mirato. Un obiettivo che mai come ora sembra essere alla sua portata. Salvatore Conte, che nella prima stagione aveva proposto un’alleanza ai boss dei clan vicini ai Savastano, ora si aspetta una risposta.
Un’alleanza in cui tutti dovrebbero avere lo stesso peso, ma su cui Conte, con la forza e il carisma che lo contraddistinguono, farà di tutto per imporre la sua egemonia.
Ci sono Malamò e uno sparuto gruppo di “soldati” rimasti fedeli ai Savastano, che ora vivono asserragliati in un pugno di case, apparentemente condannati a morire soffocati dalla nuova alleanza, qualunque essa sia.
Aspettano Don Pietro, fedeli fino alla morte. E infine, in bilico tra la vita e la morte, c’è Genny, il figlio di Don Pietro, colui che è stato il reggente in assenza del padre e che ha visto crollare in pochi mesi un impero costruito in vent’anni di fatica. Conte, Pietro, Genny e Ciro. Quattro uomini e un reticolo di rapporti che mischiano insieme sangue, affetto, odio e vendetta. Accanto a questi uomini forti, spregiudicati e assetati di potere, faranno la loro comparsa due nuove, importanti presenze femminili: Scianel e Patrizia. La prima ha ereditato la piazza di spaccio dal fratello, è una donna ruvida, diffidente e senza scrupoli. La seconda, invece, è una ragazza cresciuta in fretta e con una grande forza d’animo, capace di diventare, quando serve, una vera leonessa. La certezza è una sola: il futuro apparterrà a chi sarà in grado di stringere l’alleanza più forte. O forse quella più inaspettata.

Prodotta da Sky Atlantic, Cattleya e Fandango in associazione con Beta Film, la seconda stagione di Gomorra – La Serie è scritta da Stefano Bises, Leonardo Fasoli, Ludovica Rampoldi e Maddalena Ravagli.